Frasi di Paul-louis Courier
Paul-louis Courier
Data di nascita: 4. Gennaio 1772
Data di morte: 10. Aprile 1825
Paul-Louis Courier è stato uno scrittore e grecista francese.
Frasi Paul-louis Courier
„Voi compatite molto noi altri contadini ed avete ragione, nel senso che la nostra sorte potrebbe esser migliore. Noi dipendiamo da un sindaco e da una guardia campestre, che si arrabbiano facilmente. L'ammenda e la prigione non sono delle bagatelle. Ma pensate, Signore, che in altri tempi uno di noi l'uccidevano per cinque soldi parigini. Era la legge. Ogni nobile che avesse ucciso un villano doveva gettare cinque soldi sulla fossa del morto. Ma le leggi magnanime non si eseguono mai e la maggior parte delle volte ci uccidevano per niente. Oggi un sindaco spende sette soldi e mezzo di carta bollata solo per mettere in prigione l'uomo che lavora, e i giudici se ne occupano.“
Origine: Inventiva e invettiva nell'ottocento francese, Prima lettera al redattore del «Censeur», p. 26
„Ogni cosa ha il suo progresso. Ai tempi di Montaigne, un contadino, che il suo signore voleva uccidere, si azzardò a difendersi. Tutti ne furono sorpresi; soprattutto il signore, che non se l'aspettava, e Montaigne, che lo racconta. Questo zotico presagiva i diritti dell'uomo. Fu impiccato, cosi doveva essere. Non bisogna precorrere il tempo.“
Origine: Inventiva e invettiva nell'ottocento francese, Prima lettera al redattore del «Censeur», p. 27
„Sotto Luigi XIV si scoprì che un contadino è un uomo, o meglio questa scoperta, fatta da tempo nei chiostri dalle giovani religiose, solo allora si diffuse e all'inizio parve una fantasticheria di queste buone suore, come racconta La Bruyère. Per delle ragazze chiuse in convento, dice, un contadino è un uomo. Con ciò egli testimonia quanto quest'opinione gli sembri strana. Ora essa è comune e, su questo punto, molti la pensano proprio come le religiose, senza averne le stesse ragioni. Si ritiene abbastanza in generale che i contadini siano degli uomini. Di qui a trattarli come tali, ce ne passa.“
Origine: Inventiva e invettiva nell'ottocento francese, Prima lettera al redattore del «Censeur», p. 27
„Ho ricevuto, signore, le vostre due lettere relative alla macchia d'inchiostro. Non vedo più il signor Fauchet; ma ho forti dubbi che volesse entrare per niente in questa faccenda. E d'altronde ciascuno evita di compromettersi col canagliume. È il solo nome che si possa dare a gente di questa risma che abbaia contro di noi. Per quel che mi riguarda non me accorgo nemmeno. Le gazzette d'Italia sono molto oscure, e non possono farvi né gran bene né gran male. Infatti non consentirò che vi impicchino per me, e sono sempre pronto a gridare: Me, me, adsum qui feci. Dichiarerò, come vedrete, che io da solo ho fatto la fatale macchia, e non ho avuto complici.“
Origine: Lettere di un polemista, XCI. Al signor Renouard a Parigi, p. 133
„Infatti che significa, dimmi… un uomo come lui, Bonaparte, soldato, capo dell'esercito, primo capitano del mondo, volere che lo si chiami maestà? Essere Bonaparte, e farsi sire!
Il aspire à descendre: ma no, crede di salire eguagliandosi ai re. Egli ama più un titolo che un uomo. Povero uomo, le sue idee sono al di sotto della sua fortuna. Non dubitavo finché non vidi dare a Borghese la sorella più piccola, e credere che Borghese lo onorasse.“
Origine: Lettere di un polemista, IV. A M.N., p. 29
„Quando dico niente amicizia, capite benissimo cosa voglio dire. Parlo al genere umano, di cui ho da lamentarmi; parlo tra me e me, come il servo di Molière. Un antico diceva: Miei amici, non vi sono più amici. S'ingannava? se da allora tale genia è riapparsa? Spetta a voi, signora, illuminarci su questo punto. Se ve ne sono amici, grazie a voi.“
Origine: Lettere di un polemista, CXX. Alla signora de Salm a Parigi, p. 164
„Dopo una lunga scena di tumulto e di strida, dieci solo furono acciuffati. Condussero via que' poverini; e i loro parenti e i figlioli li avrebbero accompagnati, se lautorità l'avesse conceduto.“
Origine: Processo a un liberale (libelli), Petizione alle due Camere (1816), pp. 15-16
„Il pane non è più nel novero delle cose che qui si vendono. Ciascuno tiene per sé quel tanto che se ne può avere a rischio della propria vita. Conoscete il motto panem et circenses: i romani fanno oggi a meno di tutti e due e di molte altre cose.“
Origine: Lettere di un polemista, I. Al signor Chlewski a Tolosa, p. 25
„Battaglia! amici miei, battaglia! Ho poca voglia di raccontarvela. Preferirei mangiare che scrivere; ma il generale Reynier, scendendo da cavallo, domandava il calamaio. Dimenticano che si muore di fame: eccoli tutti a scarabocchiare; ed io come loro, fuori di me.“
Origine: Lettere di un polemista, XVII. Al signor*** Ufficiale d'artiglieria, a Napoli, p. 47
„È un istinto di natura, si nasce servi. Gli uomini sono vili e pusillanimi, insolenti, alcuni per la bassezza di tutti, aborriscono la giustizia, il diritto, l'eguaglianza; ciascuno vuole essere, non padrone, ma schiavo e cliente. Se non ci fossero al mondo che tre uomini, si organizzerebbero. L'uno farebbe la corte all'altro, lo chiamerebbe Monsignore, e insieme costringerebbero il terzo a lavorare per loro. Questo è tutto.“
Origine: Lettere di un polemista, XXIII. Al signor*** Ufficiale d'artiglieria, a Cosenza, p. 58
„Ora ascoltatemi, voi che ripetete che non facciamo nulla; impiccammo un cappuccino a San Giovanni in Fiore, e una ventina di poveri diavoli che avevano più l'aspetto di carbonai che d'altro. Il cappuccino, uomo di spirito, parlò francamente a Reynier. Reynier gli diceva: «Avete predicato contro di noi»; egli si difese adducendo ragioni che mi sembravano abbastanza plausibili. Vedendoci partire come persone che non dovevano più ritornare, aveva predicato per coloro che prendevano il nostro posto. Poteva fare diversamente? Ma, se li si ascoltasse, non si impiccherebbe nessuno.“
Origine: Lettere di un polemista, XXVI. Al signor*** Ufficiale d'artiglieria, a Napoli, p. 62
„Se è dovere de' legislatori di prevenire i delitti, vogliate metter termine, Signori, a queste dissenzioni. È necessario che la vostra prudenza e la bontà del re restituiscano a questo paese la tranquillità che ha perduta.
Parigi, ai 10 di dicembre del 1816“
Processo a un liberale (libelli), Petizione alle due Camere (1816)
„La macchia d'inchiostro sul manoscritto è poca cosa, e le sciocchezze messe in giro sui giornali non meritano che Renouard si inquieti tanto. Un foglio di carta che mi serviva nel volume per segnare il punto della scoperta si è trovato, non so come, imbrattato sotto d'inchiostro, ed essendosi incollato al foglietto, ne ha cancellato una ventina di parole in quasi altrettante righe: questo il fatto. Ma il bibliotecario, un certo Furia, è inconsolabile, né mi perdona la piccola scoperta in un manoscritto che ebbe a lungo tra le mani, e di cui ha anche pubblicato diversi estratti: di qui la rabbia.“
Origine: Lettere di un polemista, XCVII. Al signor Lamberti a Milano, p. 137
„Tutti que' poverini catturati, come v'ho narrato, furono condotti a Tours, e lì chiusi in carcere. Poi, dopo alquanti giorni, si disse a loro ch'erano riguardati come bonapartisti; ma non si volle condannarli per questo, né tampoco processarli. Furono invece rimandati altrove con buona ragione; giacché vo' che sappiate, signori, che tra gli accusatori e i giudici, che dovevano condannarli come bonapartisti, que' poverini erano i soli che né avevano prestato giuramento di fedeltà a Bonaparte, né uccellato ai suoi favori, né fatto professione di devozione alla sacra persona di lui.“
Origine: Processo a un liberale (libelli), Petizione alle due Camere (1816), p. 17