“Amico mio questo non è un monologo, ma un dialogo perché sono certo che mi senti e mi rispondi. La tua voce è nel mio cuore, nel cuore di questa Napoli che è venuta a salutarti, a dirti grazie perché l'hai onorata. Perché non l'hai dimenticata mai, perché sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollarle di dosso quella cappa di malinconia che l'avvolge. Tu amico hai fatto sorridere la tua città, sei stato grande, le hai dato la gioia, la felicità, l'allegria di un'ora, di un giorno, tutte cose di cui Napoli ha tanto bisogno. I tuoi napoletani, il tuo pubblico è qui. Ha voluto che il suo Totò facesse a Napoli l'ultimo "esaurito" della sua carriera e tu, tu maestro del buonumore, questa volta ci stai facendo piangere tutti. Addio Totò, addio amico mio. Napoli, questa tua Napoli affranta dal dolore vuole farti sapere che sei stato uno dei suoi figli migliori e non ti scorderà mai. Addio amico mio, addio Totò.”
dall'orazione funebre di Totò; citato in lastoriadinapoli.it http://www.lastoriadinapoli.it/attori_taranto-n.asp; audio ascoltabile su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=_EWQDrtLXJQ
Argomenti
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attore italiano 1907–1986Citazioni simili

da Congedo
Russia e altre poesie
Origine: Questi versi attribuiti a Esenin possono essere considerati le sue ultime parole. Si suppone siano stati scritti dal poeta con il suo stesso sangue. Quella stessa notte il poeta si sarebbe poi impiaccato nella sua camera d'albergo a Leningrado. (cfr. Elizabeth M. Knowles, The Oxford Dictionary of Quotations, Oxford University Press, 1999, p. 456 http://books.google.it/books?id=o6rFno1ffQoC&pg=PA456. ISBN 0198601735)
Origine: Don Liberato si spassa, p. 27