“Per quanto concerne d'altra parte le Consolationes di Boezio, credo che il dolore non possa esserne in alcun modo diminuito. Dobbiamo gustarlo fino in fondo. Se però il dolore, nei circuiti vitali inferiori, possiede una potenza caotica, al contatto con l'essere più elevato e nobile acquista invece la sua forma. La consolazione lo chiude in una gabbia dorata, o meglio: lo pone su un altare dotato di un valore più alto di tutti i mali che la breve vita di un uomo può patire.
La consolazione offerta da Boezio sortisce dunque il suo effetto ancora oggi; e tale effetto nel tempo è solo un riflesso del superiore guadagno che la poesia promette così bene nel verso: «O terra sconfitta, donaci le stelle.»”
da Nota di diario del 13 febbraio 1940, Capanna di giunchi, p. 97
Giardini e strade. In marcia verso Parigi
Argomenti
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filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili

Citato in Dictionary of quotation (Spanish) by Thomas Benfield Harbottle and Martin Hume
Salute e salvezza nella civiltà tecnoscientifica

“Le Upaniṣad sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.”
Origine: Citato in La saggezza indiana, a cura di Gabriele Mandel, Rusconi, 1999.
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