da De partitione oratoria, 22
“Giuseppe Parini fu alla nostra memoria uno dei pochissimi Italiani che all'eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri, e molta notizia ed uso della filosofia presente: cose oramai sì necessarie alle lettere amene, che non si comprenderebbe come queste se ne potessero scompagnare, se di ciò non si vedessero in Italia infiniti esempi. Fu eziandio, come è noto, di singolare innocenza, pietà verso gl'infelici e verso la patria, fede verso gli amici, nobiltà d'animo, e costanza contro le avversità della natura e della fortuna, che travagliarono tutta la sua vita misera ed umile, finché la morte lo trasse dall'oscurità. Ebbe parecchi discepoli: ai quali insegnava prima a conoscere gli uomini e le cose loro, e quindi a dilettarli coll'eloquenza e colla poesia.”
Il Parini, ovvero della gloria, cap. I
Operette morali
Argomenti
verso , lettera , eloquenza , eccellenza , costanza , discepolo , innocenza , umile , singolare , notizia , infelice , gloria , misero , patria , miseria , animo , uso , memoria , fortuna , infinito , poesia , esempio , filosofo , filosofia , presente , fede , cap. , italiano , pensiero , natura , morte , uomini , vita , nobiltà , colla , prima , noto , oscurità , profondità , pietàGiacomo Leopardi 224
poeta, filosofo e scrittore italiano 1798–1837Citazioni simili
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citato in Sergio Ricossa, Straborghese, Editoriale Nuova, Milano 1980