“Le cifre, ossia i segni che noi usiamo per indicare i numeri, si chiamano cifre arabiche, perché ci sono state portate dagli arabi, specialmente ad opera di un loro famoso matematico Al-Kuarismei, dal quale prese nome l'algoritmo, ossia tutta la matematica araba. | Questi arabi dei quali i giovani lettori hanno un'idea speciale, derivata dalla lettura dei libri d'avventure dei grandissimi Emilio Salgàri e Ugo Mioni e del mio caro e grande Luigi Motta, questi arabi, dico, costituirono e tuttora costituiscono un grande popolo, teso verso l'espansione, apportatore ovunque di civiltà e di bellezza artistica. La Spagna, che fu da essi occupata agli inizi dell'8° secolo dell'era nostra, e che della loro dominazione si liberò con la conquista di Granada ad opera di Ferdinando V il Cattolico nel 1492, deve agli Arabi una ricchezza artistica ineguagliabile.”
Incipit di alcune opere, Matematica allegra
Argomenti
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scrittore, poeta e giornalista italiano 1895–1958Citazioni simili

Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 516

Variante: L'addestramento militare ha un grande impatto. Vedemmo ciò che succese nel giugno del 1967. Questo, ovviamente, non accadrà di nuovo. Non verranno sorpresi, e indubbiamente la flotta aerea araba non verrà distrutta in poche ore. Ma non credo che gli arabi siano arrivati al punto da poter distruggere le forze armate israeliane. In ogni caso, abbiamo detto a Israele: potete svolgere un'altra guerra, ma dove finirete infine? Ci sono cento milioni di arabi, e col passar del tempo, impareranno a combattere.