“Per la destra è bello, nonostante tutto, essere Italiani, perché è un piccolo privilegio, perché, a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l'Italia e avere fiducia negli Italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi, perché per la destra sono innanzitutto generosi i nostri militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno e gratis fanno volontariato per aiutare gli anziani, i malati, i più deboli […]. Gli Italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste: per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri […]. Da questa vera uguaglianza, l'uguaglianza delle opportunità, la destra vuol costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente: la destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio viene pagato di più, un paese in cui chi studia va avanti, un paese in cui chi merita riceve i maggiori riconoscimenti.”

Origine: A Vieni via con me del 15 novembre 2010; visibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/dossier/crisi-maggioranza/fini-immigrati-onesti-saranno-italiani/56629/55683.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“L'onorevole Fini ha proposto il progetto della Destra italiana e direi che più che un progetto per la Destra è un progetto essenzialmente per l'Italia, perché un cattolico e un liberale possono aderirvi: ma non è un progetto di Destra. È un progetto così ampio. La Destra possiede l'idea di nazione, tutto il Risorgimento italiano è stato fatto sull'idea di nazione. La Destra possiede sicuramente l'idea di Stato, ma la Destra possiede anche l'idea di patria. Se nel documento questa idea non è chiarita, si può cadere nella posizione che l'idea di patria sia fuori dall'idea di Destra. L'idea di patria non è l'idea di nazione né di stato. Se non teniamo ferma l'idea di patria non ha senso Alleanza Nazionale, potremmo essere un movimento liberale o qualsiasi altro movimento di Destra. […] Fini ci ha fatto una lezione molto curiosa, da cui emerge che il sistema è tutto costruito sulla legge elettorale: questa visione della politica costruita sulle varie leggi elettorali non è una visione di Destra, può essere benissimo una visione di Sinistra; Gramsci ha certamente teorizzato l'idea delle leggi elettorali, ma la posizione di Destra non può essere determinata dal fatto che c'è una legge elettorale maggioritaria o proporzionale. […] Una volta nei nostri congressi si faceva sempre capo alla letteratura, alla cultura, e si citava per esempio Gentile, non c'era congresso del Movimento Sociale dove non vi fosse Gentile di mezzo, Céline o Ezra Pound, del quale cito: "Ama il tuo sogno e disprezza ogni amore meschino, i sogni possono veramente essere e perciò in sogno ti raggiungo e mi avvio, o Patria mia."”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Dall'intervento tenuto il 7 febbraio 1998 durante l'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale presso l'Hotel Ergife, Roma; ascoltabile su Radioradicale.it http://www.radioradicale.it/scheda/98372/98727-assemblea-nazionale-di-alleanza-nazionale-co-hotel-ergife.

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“Ma davanti al disprezzo ideologico e razziale verso chi è di destra, lasciate che vi esorti alla sobria fierezza di essere e dirsi di destra.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Il sobrio orgoglio di essere "destri" http://www.ilgiornale.it/cultura/il_sobrio_orgoglio_essere_destri/06-10-2010/articolo-id=478234-page=0-comments=1, il Giornale.it, 6 ottobre 2010

“Vespa non lo considero un giornalista, lo considero un servo di regime. […] Non [è una questione, NdR] di sinistra o di destra: non si può essere considerati giornalisti se non si ha il coraggio di dire la verità, e la verità non è né di sinistra né di destra.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Da un' intervista http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i365857 a Daria Bignardi nel programma Le invasioni barbariche, LA7, 10 dicembre 2010; citato in Giorgio Bocca: "Vespa non è un giornalista, è un servo di regime" http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/11/giorgio-bocca-vespa-non-e-un-giornalista-e-un-servo-di-regime/81388/, il Fatto Quotidiano.it, 11 dicembre 2010.

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