
„Agosto é bello starsene a casa con la cittá vuota e nessun rompiballe in giro, magari arrivi che senti la tua solitudine farsi pesante ma é un gioco diverso ed essere soli fa molto piú male in mezzo alla gente, allora sí che é davvero doloroso e pungono le ossa e il respiro é davvero brutto, come vivere un trip scannato e troppo lungo. Ma Agosto é bello starsene soli in cittá, prendere l´auto e girare fino al mattino spingendosi pieni di alcool verso la montagna che tutto é uno scenario disteso e silenzioso e passi col rombo dell´auto come al cinema, uscendo dal quadro un attimo dopo esservi entrato e non si rovina nulla. La via Emilia é la dorsale di questo mio agosto inquieto e torpido, selvatico e morbido. Stasera mi sono messo in macchina lasciando il gigi a sonnechiare, menomale che la faccenda di Bombay é morta lí. Ora non voglio muovermi, soltanto scorrazzare la notte in questa prateria. E la scomessa e´venuta da sé. I bar tra Reggio e Parma, ventuno? No, trentatré.“
— Pier Vittorio Tondelli scrittore italiano 1955 - 1991