
„Quando verso la metà dell'anno 1515 Lorenzo Lotto prese stanza a Bergamo, per eseguirvi la sua gran tavola per la chiesa dei domenicani (ora collocata nella chiesa di S. Bartolomeo), il Previtali s'ingegnò in parecchie sue opere di quegli anni di imitare il Lotto, e vi riuscì tanto bene, che alquanti quadri di lui furono attribuiti a L. Lotto […]; eppure l'indole artistica dello spiritoso e nervoso Trevigiano [Lotto] è essenzialmente diversa dall'umore alquanto sobrio del Bergamasco!“
— Giovanni Morelli storico dell'arte e politico italiano 1816 - 1891
pp. 182-183