Frasi di Ludwig Wittgenstein
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112 intuizioni sulla vita, la morte e i misteri dell'esistenza

Esplorate le profonde intuizioni di Ludwig Wittgenstein sull'autoinganno, la saggezza, il significato della vita, la morte e i misteri dell'esistenza. Abbracciate la logica e la stupidità nel nostro viaggio verso la comprensione delle complessità dell'intelletto umano.

Ludwig Wittgenstein, famoso filosofo e logico austriaco del XX secolo, si è concentrato nello studio della logica, della filosofia del linguaggio, della mente e della matematica. Considerato uno dei pensatori più importanti del suo tempo, soprattutto nel mondo accademico anglosassone, ha pubblicato solamente un libro durante la sua vita: il Tractatus logico-philosophicus. Questo lavoro era dedicato alla memoria di David Pinsent e presentava una prefazione a cura del filosofo e logico matematico Bertrand Russell. Dopo la sua morte, furono pubblicate le sue Ricerche filosofiche insieme ad altre opere come appunti, lezioni, diari e lettere che costituiscono l'opera complessiva conosciuta come il secondo Wittgenstein.

✵ 26. Aprile 1889 – 29. Aprile 1951   •   Altri nomi Ludwig Josef Johann Wittgenstein
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Ludwig Wittgenstein Frasi e Citazioni

“La proposizione della matematica non esprime un pensiero.”

Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 6.21

“Ciò che è stracciato, stracciato deve rimanere.”

circa 1944
Pensieri diversi

“Il concetto del «bello» ha fatto qualche danno.”

1946
Pensieri diversi

“L'ambizione è la morte del pensiero.”

1948
Pensieri diversi

“Le parole sono azioni.”

circa 1945
Pensieri diversi
Origine: Confronta anche Ricerche filosofiche, 546: "Anche le parole sono azioni".

“Se qualcosa è buono, allora è anche divino.”

1929
Pensieri diversi

“La poesia di Trakl non la capisco. Però il suo tono mi rende felice. È il tono delle persone veramente geniali.”

Origine: Citato da Italo Alighiero Chiusano nella Prefazione a Georg Trakl, Poesie, a cura di Leone Traverso, Fabbri editori, collana I grandi classici della poesia, RCS Libri, Milano, 1997.

“David è stato il mio primo e unico amico.”

Origine: Dalla lettera a Ellen F. Pinsent,; in David Pinsent, Vacanze con Wittgenstein, Pagine di diario, a cura di Georg Henrik von Wright, traduzione di Marina Premoli, Bollati Boringhieri, Torino, 1992, p. 146. ISBN 8833906914