“I fatti di Miami sono stati uno scandalo più politico che sessuale. Le autorità hanno puntato all'aspetto erotico perché non avrebbero potuto accusarmi di un reato di tipo politico. Sarebbe stato troppo assurdo. Credo proprio che sotto accusa ci fosse più un modo di vivere che un episodio specifico. Penso che quello che li ha mandati in fibrillazione sia stato aver detto al pubblico che erano un mucchio di fottuti idioti, proprio in quanto pubblico; quantomeno per quello che stavano facendo in quel momento. Il messaggio di fondo era che le persone non si trovavano lì per ascoltare un po' di musica da qualche bravo musicista, ma erano lì per dell'altro, e avrebbero dovuto ammetterlo e fare qualcosa in proposito.”

—  Jim Morrison

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Jim Morrison 364
cantautore e poeta statunitense 1943–1971

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“Il mio più grande talento, più che scrivere canzoni o cantarle, è la capacità istintiva di proiettare la mia immagine pubblica. Sono stato molto bravo a manipolare i media con espressioni come politici erotici.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Politici dell'eros è il tipo di termine che vuol dire qualcosa ma che è impossibile spiegare. Se cercassi di spiegare cosa significa per me, perderebbe tutta la sua forza come slogan.
Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“Quelle lettere erano tutte farina del sacco di Moro, e questa farina non è molto encomiabile perché, vede, tutti gli uomini hanno diritto ad avere paura. Tutti. Però quando un uomo sceglie la politica, e nella politica emerge a uomo di Stato – a uomo rappresentativo dello Stato – non perde il diritto a avere paura, ma perde il diritto a mostrarla. Questo sì. Questo è uno dei principi che dovrebbe essere affermato. L'incidente, tipo quello di Moro, fa parte del mestiere. Chi affronta quel mestiere deve sapere che può incorrere in quell'incidente e deve avere i nervi, e diciamo gli altri attributi, per resistere. Moro era lo Stato. Lo Stato si raccomandava, implorava, minacciava la classe politica che facesse di tutto, anche che si prostituisse, per salvargli la vita: eh, no. No. Moro era certamente un politico a modo suo, estremamente abile – era anche un galantuomo, credo – ma uomo di Stato non era nemmeno lui. […] Anch'io mi sono posto questa domanda molto spesso: «Ma se Moro fosse tornato in politica dopo aver costretto lo Stato a prostituirsi, a inginocchiarsi di fronte ai terroristi, avrebbe potuto restarci?». Avrebbe potuto restare? Con che faccia? Vabbè che siamo in Italia. [«Forse lo Stato sarebbe stato un altro perché i terroristi avrebbero vinto»] Appunto. I terroristi avrebbero vinto. Quindi lui che cosa diventava, il braccio politico del terrorismo? Che cosa diventava? Come poteva ripresentarsi? Va bene, gli italiani hanno lo stomaco forte, inghiottono tutto – noi italiani abbiamo lo stomaco forte e inghiottiamo tutto – ma, insomma, di fronte a un uomo la cui vita, la cui sopravvivenza, aveva avuto quel prezzo per noi non credo che avrebbe potuto ripresentarsi all'opinione pubblica italiana.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Il terrorismo fino al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro
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“Io sinceramente penso che Mladić sia oggetto di accuse politiche.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

da La Zanzara del 27 maggio 2011; visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=FBFNHgCHodw

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“Se ciascuno avesse la libertà di interpretare a proprio arbitrio il diritto pubblico, nessuno Stato potrebbe sussistere.”

VII, traduzione di Franco Fergnani e Salvatore Rizzo, UTET, 1980
Trattato teologico-politico

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