da una lettera a Jacques Maritain, 21 aprile 1931
“[Spinoza] (1637-77) è il più nobile ed il più degno di amore dei grandi filosofi. Se qualcun altro lo ha superato per intelletto, dal punto di vista etico è superiore a tutti. Di conseguenza fu considerato, durante la sua vita e per un secolo dopo la sua morte, un uomo di spaventosa malvagità. Era nato ebreo, ma gli ebrei lo sconfessarono. Nello stesso modo lo respinsero i cristiani: benché tutta la sua filosofia sia dominata dall'idea di Dio, gli ortodossi lo accusarono di ateismo.”
Spinoza, p. 745
Storia della filosofia occidentale
Argomenti
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filosofo, logico e matematico gallese 1872–1970Citazioni simili

“Il suo Dio è il Dio del filosofo, la natura di Spinoza, da lui stesso definita: Deus in rebus.”
La distinzione dei due lumi, della natura umana e della grazia superinfusa, della ragione e della fede, della filosofia e della teologia era antica; e può dirsi uno dei luoghi comuni della Scolastica. Ma in Bruno, che scalza la trascendenza su cui si fondava quella filosofia medievale che poteva servire la teologia; in Galileo, che distrugge il geocentrismo così congruo con le imperfette idee teistiche e teologiche che il Cristianesimo aveva ereditate dal Vecchio Testamento e dalla filosofia aristotelica, la distinzione acquista valore profondamente diverso; e delle due verità, l'una della ragione e l'altra della fede, Bruno filosofo ne riconosce una sola, la prima.
Giordano Bruno

Dio inviò suo figlio: cristologia

vol. III, 2, p. 137
Lezioni sulla storia della filosofia