
“Napoli ebbe una trista giornata il 15 maggio 1848. Il cannone svegliò la città e tuonò nelle strade. La guerra civile insanguinò le nostre case, ove pur guerra civile sossa dirsi la lotta combattutta con mercenari stranieri assoldati dalla tirannide. Non entreremo a giudicare questa deplorevole giornata. Iddio ha riudicato i veri colpevoli, che fecero spargere il sangue cittadino. La tirannide promosse l'eccidio o se ne giovò per ritrarre le effimere libertà concedute e per sfogare la libidine di vendetta contro gli uomini di liberi sensi, i quali essa era stata costretta di accarezzare.”
Parte terza, libro I, cap. XV, p. 850
Argomenti
arte , dio , guerra , uomini , cannone , cap. , cittadino , civile , colpevole , eccidio , effimero , giornata , liberto , libidine , libro , maggio , mercenario , parte , promosso , sangue , strada , straniero , tirannide , vendetta , sveglia , lotta , città , liberoFrancesco Mastriani 45
scrittore italiano 1819–1891Citazioni simili

da Nel decimo anniversario della liberazione del nord, Milano, aprile 1955, p. 6; citato in Giovanni Di Capua, Resistenzialismo versus Resistenza, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli, 2005, ISBN 8849811977, pp. 14-15

“[…] Noi non abbiamo paura. Ed entreremo in ogni guerra.”
Origine: Dal discorso pubblico di Belgrado, 19 novembre 1988. Video https://www.youtube.com/watch?v=iACx15vv64k disponibile YouTube.com.

“[A proposito delle guerre civili] La tragedia corre per le vie.”
in Campenon, Essais de mémories sur la vie de Ducis, Paris, 1824, p. 79