“Oggi non solo la rete, ma gli strumenti più piccoli e maneggevoli (radioline portatili, cellulari, iPod, e così via) possono essere molto più utili delle vecchie parabole televisive, non a caso oggetto, in Iran e non solo, di sistematiche azioni di danneggiamento e disattivazione da parte delle dittature. E intendiamoci: dal loro punto di vista di avvelenatori di coscienze, i dittatori hanno ben compreso che da lì può venire, per loro, un'insidia mortale. Dunque, è compito dell'Occidente spiegare che il vero eroe non è Assange, ma il giovane di Teheran (o del Maghreb, come vedremo nel paragrafo successivo) che, a rischio della vita, si rende disponibile a far funzionare questa catena. Da anni, mi è capitato di parlare e scrivere di una sorta di catena mediatica globale che sarebbe possibile realizzare con investimenti in fondo piccoli, e che potrebbe consentire una efficacissima "guerra preventiva e permanente" contro i regimi. Con la ragionevole speranza di non dover sparare neppure un solo colpo.”
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Contro Assange, oltre Assange
Argomenti
arte , vita , dio , guerra , speranza , azione , caso , catena , cellulare , colpo , compito , coscienza , dittatore , dittatura , dovere , eroe , essere , fondo , funzionario , giovane , insidia , investimento , mortale , occidente , oggetto , oggi , parabola , paragrafo , parte , piccolo , portatile , preventivo , punto , regime , rete , rischio , sistematica , sorta , strumento , vecchio , vero , via , globale , permanente , possibile , vistaDaniele Capezzone 33
politico italiano 1972Citazioni simili

“Gli uomini mortali non possono odiarsi, possono solo essere colpevoli di amare se stessi.”
Diari

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'ecologia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2019, p. 30. ISBN 9788858024362

Origine: Tracce di cammino, p. 85

dal discorso http://www.jfklibrary.org/Research/Ready-Reference/JFK-Speeches/Commencement-Address-at-American-University-June-10-1963.aspx alla American University, 10 giugno 1963

Origine: Da Lettera a Harold Laski, 10 marzo 1941; citato in Tommaso Giartosio, Perché non possiamo non dirci, Feltrinelli, 2004, p. 158