“L'anno successivo lo passai cullandomi in vaghi sentimenti ottimistici. C'era lo studio della legge, che sbrigavo svogliatamente, e c'erano le gite macchinali di andata e ritorno fra casa mia e l'università… Non mi curavo di nulla, e nulla d'altronde si curava di me. Avevo imparato a atteggiare le labbra al sorriso di chi la sa lunga sulle vicende del mondo, un sorriso simile a quello di un giovane sacerdote. Avevo il senso di non essere né vivo né morto. Pareva che il mio antico desiderio del suicidio naturale e spontaneo sotto forma della morte in guerra fosse stato divelto radicalmente e seppellito. Il dolore genuino può maturare soltanto a grado a grado. Somiglia strettamente alla tubercolosi, in quanto il male è già progredito e ha raggiunto lo stadio critico prima che il paziente si sia reso conto dei suoi sintomi.”
Confessioni di una maschera
Argomenti
guerra , dolore , morte , mondo , dio , sorriso , anno , antico , conto , critico , desiderio , essere , forma , genuino , giovane , grado , labbro , legge , male , morto , paziente , ritorno , sacerdote , senso , sentimento , simile , sintomo , stadio , stato , studio , suicidio , tubercolosi , vicenda , casa , andata , prima , università , vivo , nullaYukio Mishima 91
scrittore, drammaturgo e saggista giapponese 1925–1970Citazioni simili

“Non serve a nulla esser giovane se non si è bella, né esser bella se non si è giovane.”
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Massime, Riflessioni morali

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 32