Origine: Dalla lettera a Fliess del 14 aprile 1898, in Lettere a Wilhelm Fliess.
“Verso Sassari, la sera corre innanzi, più svelta di noi. L'ultimo sole cade in foglie morte dalle cime degli alberi, poiché siamo in terreno di alberi, in pieno uliveto. Ulivi e aranci, fitti oltre i muri bianchi della strada, nella crescente oscurità. […] Noi nel buio dell'uliveto e Sassari attorno a noi, d'ogni lato, coi suoi popoli di lumi. Entriamo da una parte, tra case e arbusti, ma non è ancora la vera città: che sembra giri dall'altra parte. Ora c'è una valle nera fra noi e il maggior numero di lumi. E più avanziamo più quella valle si allarga, più quei lumi si allontanano. Ho paura si sia finiti in quale altro paese, dirimpetto alla Sassari vera, e chiedo al primo che passa se qui è proprio Sassari. Quello mi risponde come se gli avessi chiesto se il sole è veramente sole: "È Sassari."”
cap. XV
Sardegna come un'infanzia
Argomenti
sole , valle , albero , arbusto , svelta , parte , arancio , buio , foglio , lato , terreno , pieno , bianco , numero , maggiore , paura , strada , paese , popolo , sera , primo , cap. , verso , ultimo , morte , ancora , ora , proprio , città , oscurità , altroElio Vittorini 32
scrittore italiano 1908–1966Citazioni simili
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Origine: Da Viaggio in Italia, Bibliopolis, Napoli, 1979, p. 212.