1988, p. 25
Dizionario del diavolo
“[Sul sacrificio del bovino] Una vittima senza macchia, dal bellissimo aspetto (questo le è stato fatale!), ornata d'oro e cinta di bende, viene collocata davanti all'altare, ode preghiere di cui non capisce il senso, vede che le pongono tra le corna quelle messi che sono cresciute grazie alla sua fatica e infine viene colpita e arrossa di sangue il coltello che forse aveva intravisto poco prima, riflesso nell'acqua limpida. Ed ecco che i sacerdoti si affrettano a scrutare dentro le viscere strappate al suo petto ancor caldo […]. E di queste osate cibarvi, uomini? Tanto grande è la vostra fame di cibi proibiti! (Pitagora; XV, 130-138)
Donde nell'uomo tanta fame di cibi proibiti?”
138
Unde fames homini vetitorum tanta ciborum?
Metamorfosi
Argomenti
cinta , viscere , ode , proibito , altare , coltello , macchia , sacerdote , caldo , petto , riflesso , fame , preghiera , fatica , vittima , oro , acqua , sangue , grazia , aspetto , senso , uomini , ancora , stato , grande , prima , poco , ornato , tanto , forse , cornaPublio Ovidio Nasone 104
poeta romano -43–17 a.C.Citazioni simili
Origine: Da La santa messa (Die heilige Messe, 1980); citato in Balthasar 1991, p. 72.
“Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità.”
“Tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavare una macchia di sangue intellettuale.”
1989
Sous le pont, sans bruit, | l'eau qui vient, l'eau qui s'enfuit, | et moi, où je suis.
Quarantuno haiku e cinque tanka, Nettare del drago