“A traverso le compagini di tutte le vite inferiori alla vita geniale, la natura non può esprimere ciò che costituisce la più pura essenza delle sue aspirazioni. Sin che non entri in iscena il genio, la natura rimane un mistero per sé medesima. All'apparire dello spirito geniale, sembra che una nuova luce più vera e più potente di quella del sole illumini improvvisamente il mondo, e le forme delle apparenze assumano di repente un aspetto d'ombra, e dietro il loro velo d'ombra apparisca un aspetto nuovo, che il nostro occhio ridivenuto sereno subito ravvisa come il più noto e come il più vicino al nostro intimo cuore.
L'apparizione del genio significa che alla natura è possibile manifestarsi a traverso un cervello sviluppato mirabilmente, e che alla sua voce, prima non udita altro che da poche anime in ascolto, è ora dato prorompere nel mondo come eco di tuono. Per essere più esatti e più brevi diremo che, per mezzo del genio, la misteriosa volontà della natura diventa oggetto della conoscenza umana, della conoscenza intuitiva e sintetica, che nulla ha di comune con le analisi empiriche e con le classificazioni scientifiche.
Questa conoscenza superiore è proclamata nei capolavori del genio, che sono, come dice il Carlyle, l'apocalissi della natura.”

—  Angelo Conti

Origine: La beata riva, p. 13; in 1976, pp. 138-139

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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Origine: La coscienza di Zeno, Psico-analisi, p. 518

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“Il Doge […] non è, come può apparire, un libro divertente. Io ho voluto fare un dramma, rendere il senso segreto dell'esistenza, l'aspirazione dell'uomo a cercare una ragione al di fuori della sua natura. È un tale mistero la nostra vita.”

Aldo Palazzeschi (1885–1974) scrittore e poeta italiano

Origine: Citato in Fausto Gianfranceschi, "Il più giovane dei giovanissimi" http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1974/n.223/3, Il Tempo, 18 agosto 1974.

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Vergilio Gamboso (1929–2011)

Origine: Vita di Sant'Antonio, p. 174

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