“L'insensibilità è tipica anche dei personaggi negativi di Jane Austen: Lady Catherine, Mrs Norris, Mr Collins o i Crawford. Il tema ricorre inoltre nell'opera di Henry James e negli eroi-mostro di Nabokov, Humbert, Kinbote, Van e Ada Veen. In questi romanzi l'immaginazione è equiparata all'empatia, alla capacità di immedesimazione: non possiamo vivere ciò che hanno vissuto gli altri, però in letteratura siamo in grado di comprendere anche i personaggi più mostruosi. Un bel romanzo è quello che riesce a mostrarci la complessità degli individui, e fa sì che tutti i personaggi abbiano una voce; è allora che un romanzo si può definire democratico - non perché sostiene la democrazia, ma per la sua stessa natura. L'empatia è il cuore di Gatsby, come di molti altri grandi romanzi - non c'è niente di più riprovevole che restare ciechi di fronte ai problemi e ai dolori altrui. Non vederli significa negare la loro esistenza.”

Reading Lolita in Tehran

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[Su James Stewart] Una certa stoica fragilità faceva parte integrante del suo personaggio, e degli ambigui eroi che aveva spesso interpretato.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 351

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“Quella giovane donna [Jane Austen] aveva, secondo me, il miglior talento che io abbia mai incontrato per descrivere i coinvolgimenti, i sentimenti e i personaggi della vita quotidiana. Del grande babau io scrivo come nessun altro; ma mi è negato lo squisito tocco che rende interessanti cose e personaggi comuni attraverso la verità della descrizione e del sentimento.”

Walter Scott (1771–1832) scrittore e poeta britannico

Origine: Citato in William Somerset Maugham, Pride and Prejudice, in «Atlantic», 181, 5 maggio 1948; trad. it. di Marco Fiocca in Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, Oscar Mondadori, Milano, 2014, pp. 383-384. ISBN 978-88-04-50615-7

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