Frasi su altro
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“Eppure ogni teoria è speculativa. Quando i concetti fondamentali di una teoria sono relativamente «vicini all'esperienza» (come per esempio i concetti di forza, pressione, massa), il suo carattere speculativo non è facilmente individuabile. Se, però, una teoria è tale da richiedere l'applicazione di procedimenti logici complessi per raggiungere conclusioni, a partire dalle premesse, che possano essere confrontate con l'osservazione, chiunque acquisisce la consapevolezza della natura speculativa della teoria. In tal caso sorge un sentimento quasi irresistibile di avversione in coloro che non hanno esperienza nell'analisi epistemologica e che non sono consapevoli della natura precaria del pensiero teorico in quei campi che sono loro familiari. D'altro canto, si deve ammettere che una teoria ha un vantaggio considerevole se i suoi concetti base e le sue ipotesi fondamentali sono «vicini all'esperienza» ed è certamente giustificata una maggior fiducia in una teoria di questo tipo. Si corre meno il pericolo di andare completamente fuori strada, soprattutto perché ci vuole molto meno tempo e sforzo per invalidare tali teorie con l'esperienza. Eppure, via via che la profondità della nostra conoscenza aumenta, dobbiamo rinunciare a questo vantaggio nella nostra ricerca di semplicità logica e di uniformità nei fondamenti della teoria fisica. Si deve ammettere che la relatività è andata oltre le teorie fisiche precedenti nel rinunciare alla «vicinanza all'esperienza» dei concetti fondamentali allo scopo di raggiungere la semplicità logica.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Altri saggi e articoli, p. 8

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“In una mattina d'inverno – fuori la neve cadeva nella luce cupa – K. sedeva nel suo ufficio, straordinariamente stanco già nelle prime ore. Per difendersi almeno dagli impiegati di livello inferiore aveva dato al commesso l'ordine di non lasciar passare nessuno di loro perché era occupato in un lavoro importante. Ma invece di lavorare si rigirava sulla sedia, spostava lentamente qualche oggetto sul tavolo, poi senza avvedersene fece cadere il braccio disteso lungo il piano del tavolo e rimase immobile con la testa china.
Il pensiero del processo non lo lasciava più. Aveva già più volte pensato se non sarebbe stato meglio redigere una difesa e inoltrarla al tribunale. Voleva anteporvi una breve descrizione della sua vita e chiarire, riguardo ad ogni evento in qualche modo più importante, le ragioni del suo comportamento e se, secondo il suo giudizio attuale il suo modo di agire era da riprovare o approvare e quali motivi poteva addurre in un caso o nell'altro. I vantaggi di una tale difesa scritta rispetto alla pura e semplice difesa dell'avvocato, del resto per niente ineccepibile, erano indubbi. K. non sapeva affatto quello che l'avvocato intendesse fare; in ogni caso non doveva essere molto, già da un mese non lo aveva più chiamato, e in nessuna delle conversazioni precedenti K. aveva avuto l'impressione che quell'uomo potesse far molto per lui.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

1989

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“I domestici creano oggi tanti fastidi che molte signore, quando s'incontrano, non sanno parlare d'altro che di essi.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Guida della donna intelligente, p. 59

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“La costanza dei saggi non è altro che l'arte di tenere la propria agitazione prigioniera nel cuore.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Ciò che si chiama liberalità il più delle volte non è altro che vanità di donare, che preferiamo a ciò che doniamo.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Si può essere più furbi di un altro, ma non di tutti gli altri.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Riflessioni morali

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“Come pretendiamo che un altro mantenga un nostro segreto se noi stessi non siamo capaci di farlo?”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Massime soppresse
Origine: Massima eliminata dopo la quarta edizione (1675).

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“Veglia a due, in silenzio, nel buio. Finché uno si decide e mormora all'altro: "Dormi?"”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Aprile, p. 44

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“Il salute verso chi starnuta, serve se non altro a incomincire una conversazione tra gente sconosciuta.”

Carlo Dossi (1849–1910) scrittore, politico e diplomatico italiano

n. 3830

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“Ciò che mi trattiene dallo scrivere un capolavoro è il timore che me ne chiedano subito un altro.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Scendere a compromessi è un modo come un altro per salire.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Il grillo parlante

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“Chi dice sempre la verità, non ha evidentemente altro da dire.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“Per alcuni la giustizia non dovrebbe essere altro che il riconoscimento dei propri privilegi.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“La natura, quando vuole comunicare con noi, non trovando altro modo, riempie il nostro animo di ritmi e melodie!”

Rabindranath Tagore (1861–1941) poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano

Il nido dell'amore

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“Tutta la storia non è che una lunga ripetizione: un secolo plagia l'altro.”

I miserabili, Citazioni da altre edizioni

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“Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.”

Origine: La coscienza di Zeno (1923), p. 67

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
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“Credo che noi in America siamo arrivati alla fine di uno sviluppo, perché ci ripetiamo un anno dopo l'altro, benché nessuno sembri accorgersene.”

Arthur Miller (1915–2005) drammaturgo, scrittore e pubblicista statunitense

Origine: Citato in Ernst Fischer, L'arte è necessaria? (Von der Notwendigkeit der Kunst), traduzione di Fausto Codino, Editori Riuniti, Roma 1975.

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“[…] chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo.”

August Strindberg (1849–1912) scrittore e drammaturgo svedese

Origine: Gli isolani di Hemsö, p. 101

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“Forse la terra è l'inferno di un altro pianeta.”

Aldous Huxley (1894–1963) scrittore britannico

Variante: Forse la terra è l’inferno di un altro pianeta.
Origine: Citato in Laurence J. Peter, Peter's Quotations: [Ideas for Our Time], 1979, p. 239.

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“Quando sei un tappo di sughero nel flusso della coscienza altrui, non puoi fare altro che galleggiare.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 13. Streghe di una notte di mezza estate (1992)

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“L'astinenza si vendica sempre. Nell'uno produce pustole, nell'altro leggi sul sesso.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti