Frasi su cast

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cast, film, parte, attore.

Frasi su cast

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“[Sono soddisfatto] oltre ogni più rosea previsione direi! Sai, io non nasco assolutamente come monologhista e battere un trio di attori professionisti come i Red-attori di Siena e Angelino di Torino, che ha fatto parte del cast della trasmissione Bulldozer, non è poco. Io provengo da una formazione musical-comica ed è solo da un paio d'anni che sto cercando un mio linguaggio.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

dall'intervista di Vincenzo Iannuzzo, Il ritmo delle note nel cabaret http://www.articolo21.info/rassegne/generale28012008/Art_080128_17422_00615.htm, La Nuova Ferrara, 28 gennaio 2008
Origine: Riguardo alla sua partecipazione al programma televisivo/sfida tra comici Bravo Grazie, andato in onda nel gennaio 2008 su Rai 2.

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“[Su Romanzo criminale] La serie arriva dopo soli tre anni dal film e nell'immaginario collettivo quei personaggi sono ancora ben impressi. Per questo ho dovuto ricostruirne i caratteri, cercando di renderli il più aderente possibile a quelli reali, e nel farlo sono stato aiutato dal fatto di non aver avuto vincoli di cast.”

Stefano Sollima (1966) regista italiano

Origine: Dall'intervista Placido e Sollima: Romanzo Criminale, secondo noi http://mag.sky.it/mag/cinema/romanzo_criminale/2008/11/19/romanzo_criminale_intervista_michele_placido_stefano_sollima.html, Sky.it, 19 novembre 2008.

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“Già da […] anni collaboro con Sergio Sgrilli ma da settembre ogni lunedì sono fisso nel suo spettacolo "Neuro", in scena a Milano […] e proprio qui mi hanno notato Cochi e Renato in persona, ai quali sono piaciuto, da convincerli a farmi entrare nel cast del programma.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

dall'intervista di Vincenzo Iannuzzo, Sax Poltronieri: «Sono in serie A con Cochi e Renato», La Nuova Ferrara, 11 gennaio 2007
Origine: Riguardo alla sua fissa partecipazione nel cast dello spettacolo teatrale Neuro/Sgrilli al Buio in scena tre lunedì al mese a Milano.

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“NCIS è stato sempre uno show solido e i personaggi erano ben delineati sin dall’inizio. È il miglior cast al lavoro in tv, senza dubbio.”

Shane Brennan (1957) sceneggiatore e produttore televisivo statunitense

Origine: Citato in Emanuela Manta Il futuro di NCIS e NCIS: LA http://www.comingsoon.it/news/?source=tvseries&key=4541, comingsoon.it, 10 dicembre 2010.

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“[Su The Counselor - Il procuratore] È stata dura realizzare le scene a letto con Penelope Cruz, non solo per il tipo di scena, ma anche perché suo marito, Javier Bardem, essendo parte del cast si trovava praticamente seduto ai piedi del letto. Inoltre, mi ponevo sempre il problema relativo a come potesse davvero sentirsi lui, se avesse qualche dubbio e se la scena potesse risultare credibile.”

Michael Fassbender (1977) attore irlandese

Origine: Da un'intervista rilasciata a E! Online; citato in Michael Fassbender imbarazzato per le scene di sesso con la Cruz http://www.movietele.it/post/film/13746-michael-fassbender-imbarazzato-per-scene-sesso-con-penelope-cruz, Movietele.it, ottobre 2013.

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“Durante le riprese del primo episodio [Una donna vera] tutto il vecchio cast era venuto a trovarci, facendoci sentire parte del gruppo. Così non ci sentivamo a disagio.”

Kal Penn (1977) attore e politico statunitense

citato nei contenuti speciali dei DVD della quarta stagione di Dr. House, Universal Pictures

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“Il vero soldato mente a sé stesso quando dice di odiare la guerra. Egli ama in modo profondo la guerra. E non perché sia un uomo particolarmente malvagio, assetato di sangue, ma perché ama la vitalità che (per quanto paradossale possa sembrare) la guerra porta dentro di sé. Con la vitalità, la sfida e la scommessa e il mistero di cui essa si nutre. Sul palcoscenico della gran commedia che ha nome "pace" il mistero non esiste. Sai già che lo spettacolo si compone di alcuni atti e che dopo il primo atto vedrai il secondo, dopo il secondo vedrai il terzo: le incognite riguardano solo lo sviluppo della storia narrata e il suo epilogo. Sul palcoscenico della gran tragedia che ha nome "guerra", invece, non sai mai che cosa accadrà. Che tu ne sia spettatore o interprete, ti chiedi sempre se vedrai la fine del primo atto. E il secondo è una possibilità. Il terzo, una speranza. Il futuro, un'ipotesi. Puoi morire in qualsiasi momento, alla guerra, e in qualsiasi momento puoi restar ferito cioè venire tolto dal cast o dal recinto del pubblico. Tutto è un'incognita lì, un interrogativo che tiene col fiato sospeso, ma proprio per questo ci vibri d'una vitalità esasperata. I tuoi occhi sono più attenti, alla guerra, i tuoi sensi più svegli, i tuoi pensieri più lucidi. Scorgi ogni particolare, percepisci ogni odore, ogni rumore, ogni sapore. E, se hai cervello, puoi studiarvi l'esistenza come nessun filosofo potrà mai studiarla: puoi analizzarvi gli uomini come nessun psicologo potrà mai analizzarli, capirli come non potrai mai capirli in un tempo e in un luogo di pace. Se poi sei un cacciatore, un giocatore d'azzardo, ti ci diverti come non ti sei mai divertito e non ti divertirai mai nel bosco o nella tundra o al tavolo della roulette. Perché l'atroce gioco della guerra è la caccia delle cacce, la sfida delle sfide, la scommessa delle scommesse. La caccia all'Uomo, la sfida alla Morte, la scommessa con la Vita. Eccessi di cui il vero soldato ha bisogno.”

I, V, I; pp. 145–146
Insciallah

“Il lavoro di Bill Watterson ha qualcosa di mistico. Ciò che abbiamo di fronte non è una qualunque striscia a fumetti. Possiede quella particolare dimensione riconosciuta un tempo in Krazy Kat di George Herriman e, più tardi, in Pogo di Walt Kelly. Il che è stato, comunque, molto tempo fa: dopo di loro non c'è stato più niente di simile nel mondo del cartoon. Ora abbiamo Calvin & Hobbes. In questa striscia non ci sono personaggi finti o sdolcinati. Il ragazzino è decisamente e irresistibilmente pestifero. La madre e il padre (i nomi non sono necessari) vivono a fianco della loro discendenza chiedendosi con perenne e agitato stupore che cosa abbiano fatto per meritarsi un figlio del genere. Il bambino, da parte sua, vive per un buon 70 per cento del suo tempo in un mondo parallelo popolato dalle creature indicibili della sua fantasia, e per il resto del tempo in un mondo reale popolato da altre creature indicibili (la maestra, la bambina, il bullo). E trova scampo da questo secondo mondo rifugiandosi nel primo. E poi c'è il tigrotto di pezza. È un animo nobile e molto più intelligente del bambino, di cui, con sarcastica e affettuosa saggezza, tempera l'esuberanza. Ci sono un sacco di strisce a fumetti in giro, alcune buone, altre passabili, la maggior parte semplicemente roba di secondo piano. Tutti hanno il loro cast di personaggi, più o meno indovinati, tenuti insieme dal dialogo, a volte buono, a volte no. Sono pochissimi quelli che posseggono quella magia particolare che li fa reggere il confronto con il meglio del passato. Guardando al lavoro dei nostri due paragoni, Herriman e Kelly, possiamo vedere un connubbio tra sceneggiatura e segno grafico che si trova raramente al giorno d'oggi, la sensazione che le parole migliorino il disegno e che il disegno faccia lo stesso con il testo, che la fusione attentamente miscelata di questi due ingredienti possa creare quell'incanto che rivela il genio. Volete la magia? L'alchimista Watterson ha portato avanti un lavoro che, per acume, carattere e profondità, è portentoso in rapporto alla sua giovane età. Gli auguro lunga vita e possano i poteri della sua stregoneria non venir mai meno. Volete la magia? Questa è una raccolta di ricette dello stregone per trasformare della semplice carta e del semplice inchiostro in oro puro. Lasciate che umilmente vi presenti Calvin (il bambino) e Hobbes (il tigrotto). Questo libro è magico.”

Pat Oliphant (1935)

dalla prefazione di Bill Watterson, C'è qualcosa che sbava sotto il letto, Comix, 1997. ISBN 9788881930197

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“Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema.”

Carlo Vanzina (1951–2018) regista italiano

Origine: Citato in Chiara Ugolini, E' morto il regista Carlo Vanzina http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/07/08/news/carlo_vanzina-201007243/, Repubblica.it, 8 luglio 2018.

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“Non sarò nel cast di Pirati dei Caraibi 4.”

Keira Knightley (1985) attrice britannica

È stata una bella esperienza. Ma è un'avventura ormai archiviata, odio fare sempre la stessa parte. Voglio essere libera di interpretare i ruoli che mi piacciono. Sono sicura che non mi farò più stringere in un corsetto e non cercherò più di brandire una sciabola.
Origine: Da un'intervista rilasciata a Tu Style; citato in Keira Knightley: "Basta Pirati dei Caraibi" http://www.gazzettadiparma.it/news/spettacoli/15549/Keira-Knightley---Basta-Pirati.html, Gazzetta di Parma.it, 14 aprile 2009.