Frasi di Alessandro Manzoni
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Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni , è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.

Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano.

Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasciò un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano e in quella poetica .

Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici si affiancarono a una serie di problemi di salute e famigliari che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novità estetiche romantiche britanniche . Wikipedia  

✵ 7. Marzo 1785 – 22. Maggio 1873
Alessandro Manzoni photo
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Alessandro Manzoni Frasi e Citazioni

“Pochi e valenti, come i versi di Torti.”

cap. XXIX
I promessi sposi

“Gli estinti, Ansberga, | talor de' vivi son più forti assai.”

Ermengarda: atto IV, scena I, vv. 111-2
Adelchi

“Un barbaro non privo d'ingegno.”

cap. VII
I promessi sposi

“Adelante, Pedro, con juicio.”

Origine: I promessi sposi, XIII

“Il pittore di ritratti è come lo scrivano, obbligato a copiare l'altrui scritto, senza poterlo correggere quando è sbagliato.”

Origine: Citato in Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. [Reminiscenze], Treves, Milano, 1882.

“«Senza esempi non si fa nulla.»”

cap. V
I promessi sposi

“Dormi, o Celeste; i popoli | Chi nato sia non sanno.”

Origine: Da Il Natale; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, p. 564.

“«All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.»”

cap. III, 128
I promessi sposi
Variante: All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.

“Non sempre ciò che vien dopo è progresso.”

da Del romanzo storico, parte seconda

“Come un forte inebriato | Il Signor si risvegliò.”

Origine: Da La resurrezione; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, p. 487.

“Il principio, di necessità tanto più indeterminato quanto più esteso mi sembra poter essere questo: che la poesia e la letteratura in genere debba proporsi l'utile per iscopo, il vero per soggetto e l'interessante per mezzo.”

Origine: Questa lettera fu pubblicata inizialmente nel 1846 senza il consenso di Manzoni; nel 1870 fu ripubblicata dall'autore, con varie modifiche al testo. La citazione in questione venne rimossa.
Origine: Dalla Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio, 22 settembre 1823.

“Più si considera, più si studia un'azione storica suscettibile d'essere resa drammaticamente, e più si scoprono legami tra le sue diverse parti, più si coglie nel suo insieme una ragione semplice e profonda. Vi si distingue infine un carattere particolare, direi quasi individuale, qualche cosa di esclusivo e di proprio, che la rende quale essa è. Si sente sempre più che occorrevano tali costumi, tali istituzioni, tali circostanze per condurre ad un tale risultato, e tali caratteri per produrre tali atti; che occorreva che le passioni che vediamo in gioco, e le imprese in cui le vediamo impegnate, si succedessero nell'ordine e nei limiti che ci sono dati come l'ordine e i limiti di quelle stesse imprese.
Donde viene l'attrazione che noi proviamo a considerare una tale azione? perché la troviamo non soltanto verisimile, ma interessante? Il fatto è che noi ne scorgiamo le cause reali; il fatto è che noi seguiamo, allo stesso passo, il cammino dello spirito umano e quello degli avvenimenti particolari presenti alla nostra immaginazione. Noi scopriamo, in una serie data di fatti, una parte della nostra natura e del nostro destino: finiamo per dire dentro di noi: In tali circostanze, mediante simili mezzi, con simili uomini, le cose dovevano accadere così.”

Origine: Dalla Lettera a M. Chauvet, traduzione di Guido Baldi; citato in Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti e Giuseppe Zaccaria, Manzoni e Leopardi, in Moduli di letteratura, Paravia, Torino, 2002. ISBN 88-395-3074-6.

“Adelchi una Musa ce l'ha, perché sembra che sia Dio a soffiargli nelle orecchie e nel cuore titanismo e passione.”

Carmelo Bene, citato in Adelchi – Rizzoli, a cura di Alberto Giordano
Adelchi, Citazioni sull'opera

“Que' prudenti che s'adombrano delle virtù come de' vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi.”

cap. XXII
I promessi sposi
Variante: O fossero di que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicando sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.

“«Posso aver fallato»”

cap. II
I promessi sposi