I promessi sposi
Alessandro Manzoni Frasi e Citazioni
“Gli estinti, Ansberga, | talor de' vivi son più forti assai.”
Ermengarda: atto IV, scena I, vv. 111-2
Adelchi
Origine: Da Lettere: [in gran parte inedite], Nistri, Pisa, 1875.
cap. VIII, 146
I promessi sposi
Ermengarda: atto IV, scena I, vv. 148-153
Adelchi
Renzo: cap. XXXVI
I promessi sposi
Origine: Citato in Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. [Reminiscenze], Treves, Milano, 1882.
“Gran segreto è la vita, e nol comprende | che l'ora estrema.”
atto V, scena VIII, vv. 342-3
Adelchi
Origine: Da Sentir messa, introduzione e appendici critiche di Domenico Bulferetti, Bottega di Poesia, Milano, 1923, p. 52.
fra Cristoforo: cap. XXXV
I promessi sposi
atto V, scena VIII, vv. 351-9
Adelchi
“Dormi, o Celeste; i popoli | Chi nato sia non sanno.”
Origine: Da Il Natale; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, p. 564.
Manzoni in una lettera a Claude Fauriel, 17 ottobre 1820
Adelchi, Citazioni sull'opera
“«All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.»”
cap. III, 128
I promessi sposi
Variante: All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.
“Come un forte inebriato | Il Signor si risvegliò.”
Origine: Da La resurrezione; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, p. 487.
Origine: Questa lettera fu pubblicata inizialmente nel 1846 senza il consenso di Manzoni; nel 1870 fu ripubblicata dall'autore, con varie modifiche al testo. La citazione in questione venne rimossa.
Origine: Dalla Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio, 22 settembre 1823.
cap. XIV
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Origine: Dalla Lettera a M. Chauvet, traduzione di Guido Baldi; citato in Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razetti e Giuseppe Zaccaria, Manzoni e Leopardi, in Moduli di letteratura, Paravia, Torino, 2002. ISBN 88-395-3074-6.
cap. VIII, 237
I promessi sposi
da Del romanzo storico, parte prima
Carmelo Bene, citato in Adelchi – Rizzoli, a cura di Alberto Giordano
Adelchi, Citazioni sull'opera
cap. XXII
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Variante: O fossero di que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicando sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi.
cap. XXV
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Introduzione
I promessi sposi