Frasi di Dante Alighieri
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300 parole di saggezza e intuizione sulla bellezza della natura e il viaggio dell'anima

Approfondite le parole profonde di Dante Alighieri, uno dei più grandi poeti della storia. Esplora le sue accattivanti citazioni, dalla bellezza della natura al viaggio dell'anima attraverso il paradiso e l'inferno. Scoprite la profondità della sua saggezza e l'attualità delle sue intuizioni.

Dante Alighieri, nato Durante di Alighiero degli Alighieri e conosciuto semplicemente come Dante, è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il padre della lingua italiana e la sua fama si basa sulla creazione della Commedia, che è universalmente considerata una delle più grandi opere letterarie mai scritte in italiano. Quest'opera rappresenta la cultura medievale filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo ed è anche un veicolo allegorico della salvezza umana. Nel corso della sua vita, Dante ha lasciato un'impronta profonda sulla letteratura italiana dei secoli successivi e sulla cultura occidentale in generale.

Oltre ad essere un importante poeta, Dante era anche un esperto linguista, teorico politico e filosofo. La sua eredità è stata così significativa che è spesso chiamato il "Sommo Poeta" o semplicemente "il Poeta". Dante è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo grazie al nome dell'ente principale per la promozione della lingua italiana: la Società Dante Alighieri. Gli studi critici e filologici su di lui sono ancora attivamente svolti dalla Società dantesca.

✵ 30. Maggio 1265 – 14. Settembre 1321
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Dante Alighieri Frasi e Citazioni

“Qui si convien lasciare ogni sospetto;
ogni viltà convien che qui sia morta.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Contra miglior voler voler mal pugna; …”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Vidi e conobbi l'ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Men che dramma
di sangue m'è rimaso, che non tremi;
conosco i segni de l'antica fiamma.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Ogn'erba si conosce per lo seme.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Capo ha cosa fatta.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Vedi l'erbette, i fiori e li arbuscelli
che qui la terra sol da sé produce.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Necessità 'l ci 'nduce, e non diletto.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Di qua, di là, di giù, di sù li mena.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Non fa scienza, senza lo ritener, aver inteso.”

Paradiso, V, 41-42

“Sul foglio bianco deturpato dai neri segni ho visto un carme, spremuto per me dal seno delle Muse. Eravamo soli, io e Melibeo, sotto una quercia, intenti come al solito a contare le sazie caprette.”

Incipit di alcune opere, Egloghe, Traduzione
Origine: da Dante Alighieri Opere Minori, Letteratura Italiana, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965.