Frasi di Giovanni Crisostomo
Giovanni Crisostomo
Data di nascita: 349
Data di morte: 14. Settembre 407
Altri nomi: Ióannés Chrýsostomos, Johannes Chrysostomus
Giovanni Crisostomo, o Giovanni d'Antiochia , è stato un arcivescovo e teologo bizantino.
Fu il secondo Patriarca di Costantinopoli. È commemorato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa e venerato dalla Chiesa copta; è uno dei 36 Dottori della Chiesa.
La sua eloquenza, le sue doti retoriche nell'omiletica gli valsero l'epiteto Crisostomo , letteralmente «bocca d'oro». Il suo zelo e il suo rigore furono causa di forti opposizioni alla sua persona. Scrisse delle omelie antigiudaiche utilizzate nei secoli come pretesto per le discriminazioni e persecuzioni contro gli ebrei. Dovette subire un esilio e durante un trasferimento morì.
Come filosofo e teologo, Giovanni è poco originale ma riecheggia - e trasferisce efficacemente nell'omiletica - temi della tradizione patristica greca e soprattutto della scuola antiochena. La sua personalità è quella di un uomo innamorato della morale, vissuta come "amore in atto", desideroso di riformare la vita cristiana, secondo l'ideale delle primitive comunità cristiane concepite nello schema del cenobitismo.
Frasi Giovanni Crisostomo
da Quales ducendae sint uxorem, 4
„Il mio e il tuo sono pure e semplici parole: non hanno un fondamento reale.“
Origine: Citato in Ermes Ronchi, Il canto del pane, Edizioni San Paolo, 2006, p. 83.
„Non ci sarebbero più pagani, se ci comportassimo da veri cristiani.“
Origine: Da In Ep. ad Tim. 3, hom. 10. Citato in Francesco Gioia, La grazia e le grazie, Messaggero di San'Antonio, febbraio 2010, p. 8.
Origine: Citato in San Paolo per ogni giorno dell'anno, prefazione di M. Alberione, Pia Società San Paolo, 1942.
Predica di capodanno
Commento alle lettere di s. Paolo ai Corinti
Origine: Citato in Andrew Linzey, Teologia animale, traduzione di Alessandro Arrigoni, Cosmopolis, Torino, 1998, p. 11. ISBN 978-88-87947-01-4
Commento alle lettere di s. Paolo ai Corinti
Commento alle lettere di s. Paolo ai Corinti
Commento alle lettere di s. Paolo ai Colossesi
„Se condanni le tue colpe sarai più cauto nel ricadervi.“
Omelie, Sul Vangelo di Matteo