Frasi di Pëtr Alekseevič Kropotkin (171 frasi, pagina 4)

Pëtr Alekseevič Kropotkin: 171 frasi 16 Mi piace

Pëtr Alekseevič Kropotkin frasi celebri

“L'unica chiesa che illumina è quella che brucia.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

“Ricorda che ingannare, mentire, giocare d'astuzia, significa avvilirti, rimpicciolirti, riconoscerti debole prima del tempo, ed essere come lo schiavo che si riconosce inferiore al suo padrone. Fallo, se ti fa piacere, ma sappi che l'umanità ti considererà meschino, debole, e come tale ti tratterà. Non vedendo la tua forza, ti tratterà come un essere che merita compassione. Sii forte, invece.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Ma la Bibbia non è che una collezione di tradizioni babiloniche e giudaiche.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Dichiarandoci anarchici proclamiamo innanzitutto di rinunciare a trattare gli altri come non vorremmo essere trattati noi da loro; di non tollerare più la disuguaglianza che permetterebbe ad alcuni di esercitare la propria forza, astuzia o abilità in maniera odiosa. Ma l'uguaglianza in tutto – sinonimo di equità – è la stessa anarchia.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“La Rivoluzione è più che la demolizione di un regime. È il risveglio dell'intelligenza umana, lo spirito inventivo decuplicato, centuplicato; è l'alba di una nuova scienza – la scienza di Laplace, di Lamarck, di Lavoisier. – È una rivoluzione negli animi, più ancora che nelle istituzioni. (2014)”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La conquista del pane

“Tutto quello che possiamo fare è dare un consiglio, aggiungendo: "Questo consiglio avrà valore soltanto se tu riconoscerai da solo, con l'esperienza e con l'osservazione, che è buono da seguire."”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica
Variante: Tutto quello che possiamo fare è dare un consiglio, aggiungendo: "Questo consiglio avrà valore soltanto se tu riconoscerai da solo, con l'esperienza e con l'osservazione, che è buono da seguire".

Frasi sulla vita di Pëtr Alekseevič Kropotkin

“Ricercare il piacere, evitare la pena è il fatto generale (altri direbbe la legge) del mondo organico. È l'essenza stessa della vita.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“[…] ha detto Guyau – è il sentimento della loro propria forza. È la vita che trabocca, che cerca di espandersi. "Sentire interiormente ciò che si è capaci di fare di più grande significa essere consapevoli di ciò che si ha il dovere di fare." Il sentimento morale del dovere, che ogni uomo ha provato almeno una volta nella vita spiegandolo in termini mistici, non è altro che "la sovrabbondanza di vita che chiede di esercitarsi, di donarsi; […] è il sentimento di una potenza. ogni forza che si accumula crea una pressione sugli ostacoli che ha collocati davanti a sé. Poter agire è uguale a dover agire". E tutta questa obbligazione morale, al cui proposito si è tanto parlato e scritto, spoglia di ogni misticismo, si riduce al seguente concetto: "La vita non può mantenersi che a condizione di espandersi. […] Non possiamo impedire alla piante di fiorire anche se certe volte fiorire, per lei, vuol dire morire: non importa: la linfa vitale sale sempre". La stessa cosa accade nell'essere umano quando è esuberante in forza e in energia. La forza si accumula in lui ed espande la sua vita donando senza calcolare, perché altrimenti non vivrebbe.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

“Pensare, senza comunicare ad altri il proprio pensiero, non procura nessuna attrattiva. Solo l'uomo povero di idee, dopo averne scovata una con grande fatica, la nasconde prudentemente per incollarle più tardi l'etichetta col proprio nome. L'uomo ricco di intelligenza trabocca di pensieri, e li semina a piene mani. Anzi, soffre se non può seminarli: proprio in questo consiste la sua vita. Così pure succede per il sentimento. "Noi non siamo abbastanza per noi stessi: possediamo più lacrime di quante ne occorrano per le nostre sofferenze, più gioie di quante la nostra stessa esistenza non ne giustifichi" ha detto Guyau riassumendo così tutta la questione morale in poche righe.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Perché la vita sia realmente feconda, deve esserlo contemporaneamente nell'intelligenza, nel sentimento e nella volontà. Per un istante di questa vita, l'unica degna di questo nome, molti darebbero interi anni di esistenza vegetativa. senza di essa, si è vecchi prima del tempo, si è impotenti, si è come le piante che si disseccano senza essere mai fiorite.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Lasciamo al marciume di questa fine secolo una vita che non è tale.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Per quel che riguarda la vita di tutti i giorni, diamo libero corso ai nostri sentimenti di simpatia o di antipatia a ogni momento.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Pëtr Alekseevič Kropotkin Frasi e Citazioni

“Lo spirito del fanciullo è debole: è facile sottometterlo col terrore. Ed è quello che fanno. Lo rendono timido.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Autorità e servilismo vanno sempre di pari passo.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Non chinarsi davanti a NESSUNA autorità, per quanto rispettata; non accettare nessun principio, finché non sia stabilito dalla ragione.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“Un giorno torneremo su questo argomento, e potremo allora dimostrare con abbondanza di prove in che modo, nel mondo animale e umano, la legge del mutuo appoggio sia la legge del progresso, e come la solidarietà, insieme al coraggio e all'iniziativa individuale che ne derivano, assicuri la vittoria della specie che sa meglio metterla in pratica.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sull'età , Sul mondo , Animali , Coraggio

“Noi non vogliamo essere governati ma, per lo stesso motivo, non dichiariamo anche di non voler governare nessuno? Non vogliamo essere ingannati e vogliamo che ci si dica sempre la verità, ma proprio per questo, non dichiariamo di non voler ingannare nessuno e di impegnarci a dire sempre la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità? Non vogliamo che ci venga rubato il frutto delle nostre fatiche, ma appunto per questo, non dichiariamo di rispettare i frutti del lavoro altrui? Con che diritto, infatti, potremmo chiedere di essere trattati in un certo modo, qualora ci riservassimo di trattare gli altri diversamente?”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sulla verità , Modo , Dire bugie

“Colui che viene governato, ingannato, sfruttato, prostituito, ferisce in primo luogo il nostro sentimento di uguaglianza. Ed è in nome di esso che non vogliamo più né prostitute, né sfruttati, né ingannati, né governati. Ci si obietterà "Ma se la pensate così, con quale diritto farete uso della forza, qualunque sia la circostanza? Con che diritto punterete i cannoni contro i barbari o contro i civili che invadono il vostro paese? Con che diritto caccerete lo sfruttatore? Con che diritto ucciderete non tanto un tiranno, quanto una semplice vipera?" Con quale diritto? Ma cosa intendete con questa parola barocca, presa a prestito dalla legge? Mi state chiedendo se mi sentirei nel giusto avendo agito in tale modo? Se coloro che io stimo giudicheranno bene quel che ho fatto? Questo volete sapere? In tal caso la risposta è semplice. Sì, certamente! Perché noi chiediamo di essere uccisi, come bestie velenose, qualora ci rendessimo colpevoli di un'invasione nel Tonchino o presso gli Zulù che non ci hanno fatto nulla di male. Noi diciamo ai nostri figli, ai mostri amici: "Uccidimi se mi metto dalla parte degli invasori!". Sì, certamente! Perché noi chiediamo di essere cacciati, se un giorno, rinnegando i nostri princìpi, ci impadronissimo di un'eredità – foss'anche caduta dal cielo*usandola per sfruttare gli altri. Sì, certamente! Perché ogni uomo di cuore chiederebbe di essere ucciso se mai diventasse vipera, e che gli venisse conficcato un pugnale nel cuore nel caso prendesse il posto di un tiranno detronizzato.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sull'arte , Cuore , il male , Modo

“L'idea del bene e del male non ha quindi nulla da spartire con la religione o con la coscienza misteriosa; è un bisogno naturale delle razze animali.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sulla religione , Animali , Idea , il male

“Noi rinunciamo a mutilare l'individuo in nome di non importa quale ideale: tutto ciò che ci riserviamo è di esprimere francamente le nostre simpatie e antipatie per quanto giudichiamo buono o cattivo.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

“L'uomo ricco di intelligenza trabocca di pensieri, e li semina a piene mani. Anzi, soffre quando non può seminarli: proprio in questo consiste la sua vita.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sulla vita , Intelligenza , Pensiero

“Sii forte; sii grande in tutte le tue azioni; sviluppa la tua vita in tutte le direzioni; sii, il più possibile, ricco di energia e per questo sii l'essere più sociale e socievole se vuoi vivere un'esistenza piena, feconda. Sotto la guida costante di un'intelligenza sviluppata, lotta, rischia – anche il rischio comporta immensi godimenti –, spendi le tue forze senza soppesarle, finché ne hai, in tutto quello che giudicherai essere bello e grande, e godrai della massima somma di felicità. Sii uno con le masse e, qualunque cosa ti accada nella vita, sentirai battere con te proprio i cuori che tu stimi, e battere contro di te quelli che disprezzi!”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La morale anarchica

Sulla vita , Sulla felicità , Forte , Intelligenza

“[…] produrre la maggior quantità di beni necessari per il benessere di tutti con il minor spreco possibile di energia umana.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

1948
La conquista del pane

“Quante ore al giorno deve lavorare l'individuo per produrre una quantità sufficiente di nutrimento, una casa confortevole, e indumenti necessari per la sua famiglia? […] Alla fine del secolo scorso [1700], Benjamin Franklin fissò quel limite a cinque ore al giorno; e se il bisogno di comodità è adesso più grande, la capacità produttiva è anch'essa aumentata, e di gran lunga più rapidamente.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

1948
La conquista del pane

Sulla famiglia , Casa

“Il lavoro potrebbe essere ridotto a quattro o persino tre ore al giorno, pur producendo tutti i beni che sono ora prodotti.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

1948
La conquista del pane

“[…] coloro che svolgono attività intellettuali disprezzano il lavoro manuale, che viene davvero svolto in condizioni penose; ma una comunità che offre in abbondanza a tutti i suoi membri una educazione filosofica e scientifica, saprebbe come organizzare il lavoro manuale in maniera tale che sarebbe il vanto dell'umanità.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

1948
La conquista del pane

“[…] fare affidamento soprattutto sulla produzione locale per quanto riguarda le necessità di base della vita. Non di ridurre il commercio mondiale: questo può anche crescere in quantità; ma limitarlo allo scambio di ciò che deve realmente essere scambiato, e, al tempo stesso, accrescere notevolmente gli scambi di novità, prodotti locali o arte nazionale, nuove scoperte e invenzioni, conoscenze e idee.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

Origine: Da Campi, fabbriche e officine.

Sull'arte , Sulla vita , Conoscenza , Tempo

“Il lavoratore, il cui compito è stato specializzato dalla permanente divisione del lavoro, ha perso l'interesse intellettuale nel suo lavoro; e questo avviene soprattutto nelle grandi industrie: egli ha perso le sue capacità creative.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

da Campi, fabbriche e officine

“"Si ha bisogno dei nostri servizi, ci sono là degli esseri umani – tanto basta, il loro diritto è stabilito – Salviamoli!". Ecco la tendenza, essenzialmente comunista, che si fa largo dappertutto, sotto tutti gli aspetti possibili, in seno alle nostre società che predicano l'individualismo.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

La conquista del pane

Aspetto

“[…] ebbene, alla base di questo ragionamento c'è un grosso errore. Quello per cui non ci si è mai chiesti da dove vengono le fortune dei ricchi. Un po' di riflessione è sufficiente a mostrare che l'origine di queste fortune è la miseria dei poveri. Là dove non ci saranno più miserabili non ci saranno più ricchi per sfruttarli.”

Pëtr Alekseevič Kropotkin

2014
La conquista del pane

Errore

Pëtr Alekseevič Kropotkin: Frasi in inglese

“Men who long for freedom begin the attempt to obtain it by entreating their masters to be kind enough to protect them by modifying the laws which these masters themselves have created!
But times and tempers are changed.”

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Peter Kropotkin

Origine: Law and Authority (1886), I
Contesto: Men who long for freedom begin the attempt to obtain it by entreating their masters to be kind enough to protect them by modifying the laws which these masters themselves have created!
But times and tempers are changed. Rebels are everywhere to be found who no longer wish to obey the law without knowing whence it comes, what are its uses, and whither arises the obligation to submit to it, and the reverence with which it is encompassed. The rebels of our day are criticizing the very foundations of society which have hitherto been held sacred, and first and foremost amongst them that fetish, law.
The critics analyze the sources of law, and find there either a god, product of the terrors of the savage, and stupid, paltry, and malicious as the priests who vouch for its supernatural origin, or else, bloodshed, conquest by fire and sword. They study the characteristics of law, and instead of perpetual growth corresponding to that of the human race, they find its distinctive trait to be immobility, a tendency to crystallize what should be modified and developed day by day.

“Indifference from this point on is impossible.”

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Peter Kropotkin

The Spirit of Revolt (1880)
Contesto: Whoever has a slight knowledge of history and a fairly clear head knows perfectly well from the beginning that theoretical propaganda for revolution will necessarily express itself in action long before the theoreticians have decided that the moment to act has come. Nevertheless, the cautious theoreticians are angry at these madmen, they excommunicate them, they anathematize them. But the madmen win sympathy, the mass of the people secretly applaud their courage, and they find imitators. In proportion as the pioneers go to fill the jails and the penal colonies, others continue their work; acts of illegal protest, of revolt, of vengeance, multiply.
Indifference from this point on is impossible. Those who at the beginning never so much as asked what the "madmen" wanted, are compelled to think about them, to discuss their ideas, to take sides for or against. By actions which compel general attention, the new idea seeps into people's minds and wins converts. One such act may, in a few days, make more propaganda than thousands of pamphlets.
Above all, it awakens the spirit of revolt: it breeds daring. The old order, supported by the police, the magistrates, the gendarmes and the soldiers, appeared unshakable, like the old fortress of the Bastille, which also appeared impregnable to the eyes of the unarmed people gathered beneath its high walls equipped with loaded cannon. But soon it became apparent that the established order has not the force one had supposed.

“She starts research in new paths, enriches our knowledge with new discoveries, creates new sciences.”

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Peter Kropotkin

Anarchist Morality http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_Archives/kropotkin/AM/anarchist_moralitytc.html (1890)
Contesto: The history of human thought recalls the swinging of a pendulum which takes centuries to swing. After a long period of slumber comes a moment of awakening. Then thought frees herself from the chains with which those interested — rulers, lawyers, clerics — have carefully enwound her.
She shatters the chains. She subjects to severe criticism all that has been taught her, and lays bare the emptiness of the religious political, legal, and social prejudices amid which she has vegetated. She starts research in new paths, enriches our knowledge with new discoveries, creates new sciences.
But the inveterate enemies of thought — the government, the lawgiver, and the priest — soon recover from their defeat. By degrees they gather together their scattered forces, and remodel their faith and their code of laws to adapt them to the new needs.

“To begin with, if man, since his origin, has always lived in societies, the State is but one of the forms of social life, quite recent as far as regards European societies.”

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Peter Kropotkin

Anarchism: Its Philosophy and Ideal (1896)
Contesto: To begin with, if man, since his origin, has always lived in societies, the State is but one of the forms of social life, quite recent as far as regards European societies. Men lived thousands of years before the first States were constituted; Greece and Rome existed for centuries before the Macedonian and Roman Empires were built up, and for us modern Europeans the centralized States date but from the sixteenth century. It was only then, after the defeat of the free mediæval Communes had been completed that the mutual insurance company between military, judicial, landlord, and capitalist authority which we call "State," could be fully established.

“When we ask ourselves by what means a certain moral level can be maintained in a human or animal society, we find only three such means: the repression of anti-social acts; moral teaching; and the practice of mutual help itself. And as all three have already been put to the test of practice, we can judge them by their effects.
As to the impotence of repression — it is sufficiently demonstrated by the disorder of present society and by the necessity of a revolution that we all desire or feel inevitable. In the domain of economy, coercion has led us to industrial servitude; in the domain of politics — to the State, that is to say, to the destruction of all ties that formerly existed among citizens, and to the nation becoming nothing but an incoherent mass of obedient subjects of a central authority.”

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Peter Kropotkin

Anarchism: Its Philosophy and Ideal (1896)

“Or, to go a step further, let us glance at what science has done to establish rational foundations for physical and moral health. Science tells us how we ought to live in order to preserve the health of our own bodies, how to maintain in good conditions of existence the crowded masses of our population. But does not all the vast amount of work done in these two directions remain a dead letter in our books? We know it does. And why? Because science today exists only for a handful of privileged persons, because social inequality which divides society into two classes — the wage-slaves and the grabbers of capital — renders all its teachings as to the conditions of a rational existence only the bitterest irony to nine-tenths of mankind.”

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Peter Kropotkin

An Appeal to the Young (1880)

“Either the State for ever, crushing individual and local life, taking over in all fields of human activity, bringing with it its wars and its domestic struggles for power, its palace revolutions which only replace one tyrant by another, and inevitably at the end of this development there is … death!
Or the destruction of States, and new life starting again in thousands of centers on the principle of the lively initiative of the individual and groups and that of free agreement.
The choice lies with you!”

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Peter Kropotkin

X, Closing lines
The State — Its Historic Role (1897)

“Cleverly assorted scraps of spurious science are inculcated upon the children to prove necessity of law; obedience to the law is made a religion; moral goodness and the law of the masters are fused into one and the same divinity. The historical hero of the schoolroom is the man who obeys the law, and defends it against rebels.”

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Peter Kropotkin

Origine: Law and Authority (1886), I

“You know how I always believe in the future … Without disorder, the revolution is impossible; knowing that, I did not lose hope, and I do not lose it now.”

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Peter Kropotkin

Letter to a friend (November 1920), as quoted in Peter Kropotkin : From Prince to Rebel (1990) by George Woodcock and Ivan Avakumovic, p. 428

“America is just the country that shows how all the written guarantees in the world for freedom are no protection against tyranny and oppression of the worst kind. There the politician has come to be looked upon as the very scum of society. The peoples of the world are becoming profoundly dissatisfied and are not appeased by the promise of the social-democrats to patch up the State into a new engine of oppression.”

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Peter Kropotkin

Speech (26 September 1891); as quoted in Peter Kropotkin : From Prince to Rebel (1990) by George Woodcock and Ivan Avakumovic, p. 269

“Unless Socialists are prepared openly and avowedly to profess that the satisfaction of the needs of each individual must be their very first aim; unless they have prepared public opinion to establish itself firmly at this standpoint, the people in their next attempt to free themselves will once more suffer a defeat.”

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Peter Kropotkin

This appeared in "The First Work of the Revolution" an article by an unidentified author in Freedom, Vol. 1, No. (11 August 1887), where another article had been written by Kropotkin.
Misattributed