“Il desiderio di individuare uno scopo in ogni dove è naturale in un animale che vive circondato da macchine, da opere d'arte, da strumenti e da manufatti aventi una precisa destinazione; un animale, per di più, i cui pensieri sono costantemente dominati dai propri obiettivi personali. Un'automobile, un apriscatole, un cacciavite o un forcone giustificano tutti la domanda: "A che cosa serve?". È probabile che i nostri predecessori pagani si siano posti il medesimo interrogativo sul tuono, sulle eclissi, sulle rocce e sui corsi d'acqua. Oggi ci facciamo vanto di esserci scrollati di dosso questo animismo primitivo. Se una pietra che si trova nel mezzo di un ruscello si rivela un comodo punto di appoggio per attraversarlo, noi consideriamo la sua utilità come un beneficio casuale, non come un vero e proprio scopo. Ma la tentazione atavica riaffiora prepotentemente quando veniamo colpiti da una tragedia (la parola stessa "colpiti" ha un'eco animistica): "Perché, perché il cancro/il terremoto/l'uragano ha colpito proprio mio figlio?". E la medesima tentazione può diventare addirittura motivo di compiacimento quando il dibattito verte su argomenti come l'origine di tutte le cose o le leggi fondamentali della fisica, nel qual caso culminerà puntualmente nella vuota domanda esistenziale "Perché vi è qualcosa invece del nulla?"”

Ormai ho perso il conto delle volte in cui qualcuno si è alzato al termine della conferenza per proclamare: "Voi scienziati siete molto bravi a rispondere alle domande sui "Come", ma dovreste ammettere di essere impotenti dinanzi alle domande sui "Perché" ".
Il Fiume della Vita

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Forchetta (s. f.). Strumento usato principalmente allo scopo di portare alla bocca cadaveri di animali.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 84
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“È chiaro che l'animale non è una macchina, né i moti dell'animale possono spiegarsi con le leggi meccaniche. L'animale si muove e sente la natura, ovvero la natura si riconcentra, si riflette e trova già una certa unità nell'animale. Un essere che si muove e che sente, pensa per ciò stesso. Il suo pensiero sarà confuso, indistinto e rudimentario, ma è un certo pensiero, perché sentire è già pensare. L'animale adunque pensa.”

Augusto Vera (1813–1885) filosofo e politico italiano

da Introduzione alla filosofia della storia: lezioni di A. Vera, raccolte e pubblicate con l'approvazione dell'autore da Raffaele Mariano, Le Monnier, Firenze, 1869, cap. VII, pp. 324 http://books.google.it/books?id=XCYAmR3XIFAC&pg=PA324-325

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“La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

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