Origine: Da Italia e Spagna, L'Ordine Nuovo, 11 marzo 1921, anno I, n. 70.
“La verità non si insegna; bisogna scoprirla, conquistarla. Pensare, farsi una coscienza. Non cercare uno che pensi per voi, che vi insegni come dovete essere liberi. Qui si vedono gli effetti: dagli effetti risalire alle cause, individuare il male. Strapparsi dalla massa, dal pensiero collettivo, come una pietra dall'acciottolato, ritrovare in se stessi l'individuo, la coscienza personale. Impostare il problema morale. Domani, appena toccherete col piede la vostra terra troverete uno che vi insegnerà la verità, poi un secondo che vorrà insegnarvela, poi un quarto, un quinto che vorranno tutti insegnarvi la verità in termini diversi, spesso contrastanti. Bisogna prepararsi qui, "liberarsi" qui in prigiionia, per non rimanere prigionieri del primo che v'aspetta alla stazione, o del secondo o del terzo. Ma passare ogni parola loro al vaglio della propria coscienza e, dalle individuate falsità d'ognuno, scoprire la verità.”
Origine: Diario clandestino, p. 159
Argomenti
terra-terra , parola-chiave , verità , aspetto , bisogno , collettivo , coscienza , domani , effetto , individuo , insegna , male , massaia , morale , parola , pensiero , personale , piede , pietra , prigioniero , primo , problema , quarto , quinto , secondo , stazione , termine , terra , terzo , vaglio , scoprire , falsità , proprio , liberoGiovannino Guareschi 52
scrittore italiano 1908–1968Citazioni simili
“La causa fa intuire un effetto, come ogni effetto consente di risalire a una causa.”
Origine: La ricerca dell'assoluto, p. 23
da Letture da un minuto
Letture da un minuto
Origine: La struttura dell'inconscio (1916), p. 112; 1997
Da Carnets; citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand
intervento all'incontro inter religioso di Astana http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20030922_martino-astana_it.html, 22 settembre 2003