“Quest'altro moschettiere formava un perfetto contrasto con colui che lo interrogava e che gli aveva dato il nome di Aramis. Era un giovane di ventidue o ventitré anni appena, dall'espressione candida e dolce, dall'occhio nero e mite e dalle gote rosee e vellutate come una pesca d'autunno; i suoi baffi sottili disegnavano sul labbro superiore una linea perfettamente diritta, le sue mani pareva evitassero di abbassarsi per timore di fare un po' gonfie le vene, e di tanto in tanto lo si vedeva pizzicarsi l'orlo delle orecchie, per mantenerle di un incarnato tenero e trasparente. Per abitudine, egli parlava poco e con lentezza, salutava molto, rideva senza far strepito e mostrando i denti, di cui pareva avere molta cura come il resto della persona.”
cap. II L'anticamera del signor Tréville
I tre moschettieri
Argomenti
vita , abitudine , anticamera , autunno , avere , cap. , contrasto , cura , dato , diritto , espressione , giovane , gonfio , incarnato , labbro , lentezza , linea , moschettiere , nero , nome , occhio , orecchio , orlo , perfetto , persona , pesca , resto , signora , signore , signoria , strepito , superiora , superiore , tenero , timore , ventitré , poco , tanto , po' , fare , dolceAlexandre Dumas (padre) 113
scrittore francese 1802–1870Citazioni simili

“Benedetto Colui che ci ha dato l'occhio interiore che avevamo accecato.”
L'arpa dello Spirito

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 83. ISBN 88-8598-826-2
Hussàn-abà, p. 106
Le belle

§ 229, 29 ottobre 1837; 1997, p. 37
Diario
Variante: Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.