“Il secondo articolo delle vostre Osservazioni è un capo d'opera. Io ne sono incantato dopo la quarta e la decima lettura, e non v'è prosa che in soggetto di critica mi abbia mai fatta una si gagliarda e dolce impressione. Chiunque abbia fior di senno argomenterà dal vostro scritto che voi sarete un giorno il massimo de' Critici e per sicurezza di giudizio, e per profondila di sentimento, e per evidenza e precisione di stile, e per tutte quelle prerogative che distinguono dallo scrittore pedante lo scrittore eloquente e filosofo …. Niuno ha mai parlato di Dante così degnamente; niuno ne ha mai più sottil mente sviluppato lo spirito. Ma il vostro capo d'opera ha un difetto universale, e questo è la troppa lode che date all'imitatore di Dante. In verità mi sento impotente a sostener questo peso, e vi prego di mitigarlo. A saziare il mio amor proprio mi basta quell' Eliseo avviluppato nel mantello del suo maestro; mantello che non darei per tutte le porpore dell'universo.”
da una lettera a Francesco Torti, citato in Francesco Torti, Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 11, Tipografia Tomassini, Fuligno 1825
Argomenti
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poeta italiano 1754–1828Citazioni simili
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Citazioni tratte da interviste, l'Unità

“La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.”
31 luglio 1955, p. 170

citato in Samuel Nathaniel Behrman, L'universo di Thornton Wilder, Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1974