“[Sul viaggio a Tunisi compiuto nel 1920] Mentre ero ancora preso da questa profonda impressione di una durata infinita e di un'esistenza statica, degna dell'età dell'oro, d'un tratto ricordai il mio orologio, e pensai al tempo accelerato dell'europeo. Era questa. senza dubbio, la nuvola buia e inquietante che pendeva minacciosa sul capo a questi inconsapevoli. Improvvisamente mi apparvero come selvaggina che non vede il cacciatore, ma che con indistinta angoscia ne sente l'odore: in questo caso il cacciatore era il dio del tempo che inesorabilmente avrebbe frantumato in pezzetti – giorni, ore, minuti, secondi – quella loro durata memore ancora dell'eternità.”
Origine: Ricordi, sogni, riflessioni, p. 294
Argomenti
cacciatore , durata , pezzetto , statica , ancora , tempo , odore , orologio , nuvola , angoscia , riflessione , impressione , minuto , capo , europeo , oro , memoria , sogni , dubbio , infinito , tratto , profondo , esistenza , caso , ricordo , età , secondo , giorno , dio , tre-giorni , due-giorni , presoCarl Gustav Jung 130
psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero 1875–1961Citazioni simili

“L'amore è una caccia in cui il cacciatore deve farsi inseguire dalla selvaggina.”
Origine: Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, p. 46

da Divertimenti, C. Signorelli, 1930, p. 66
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