“Colmo di frutti il sambuco; tranquilla era l'infanzia | nella grotta celeste. Su percorsi sentieri, | dove rossiccia stride ora l'erba selvatica, | medita il calmo intrico di rami; un frusciare di foglie. || Simile quando suona l'acqua azzurra sul sasso. | Mite è il lamento del merlo. Un pastore | tacito segue il sole, scende dai colli autunnali. || L'anima non è più che uno sguardo celeste. | Al limite del bosco viene una timida fiera, | posano in fondo le antiche campane e i villaggi di tenebra. || Ma tu meglio conosci il senso degli anni oscuri, | freddo e autunno nelle camere nude; | fuori sul sacro azzurro suonano passi di luce. || Una finestra cigola piano; commuove | la vista del cadente cimitero sul colle, | narrate leggende; ma spesso l'anima schiara | pensiero di uomini lieti, di primavere d'oro.”

—  Georg Trakl

Infanzia, p. 113

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Arthur Rimbaud photo
Georg Trakl photo
Georg Trakl photo
Elio Vittorini photo
Giulio Cesare Croce photo

“Chi fugge le volontà terrene mangia frutti celesti.”

Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

Georg Trakl photo
Ettore Sottsass photo
Fëdor Ivanovič Tjutčev photo
Emilio Bossi photo

Argomenti correlati