Frasi di Jules Renard
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Jules Renard è stato uno scrittore e aforista francese.



Trascorse gran parte della vita tra Parigi, dove partecipò nel 1889 alla fondazione del Mercure de France, e il paese paterno di Chitry-les-Mines, nel Nièvre, di cui fu sindaco dal 1904.

Si professò dreyfusardo, repubblicano, anticlericale e socialista. Fu amico dello scrittore e critico d'arte Julien Leclercq. Wikipedia  

✵ 22. Febbraio 1864 – 22. Maggio 1910   •   Altri nomi Pierre - Jules Renard
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Jules Renard Frasi e Citazioni

“Il canguro, pulce gigante.”

30 aprile 1902; Vergani, p. 195
Diario 1887-1910

“La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.”

24 maggio 1902; Vergani, p. 196
Diario 1887-1910

“Quando fa l'elogio di qualcuno gli sembra di denigrarsi un po.”

11 gennaio 1893; Vergani, p. 63
Diario 1887-1910

“La vita non è né lunga né corta. Ha delle lungaggini.”

22 agosto 1909; Vergani, p. 274
Diario 1887-1910

“George Sand, la vacca bretone della letteratura.”

23 febbraio 1891; Vergani, p. 41
Diario 1887-1910

“Tanto io che il povero maiale non saremo apprezzati che dopo la nostra morte.”

1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910

“Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza d'essere ancora felice.”

Origine: Citato in Letture, volume 57, edizioni 588-592, 2002.

“Qualche volta non ho sangue nelle vene che per farmi del cattivo sangue.”

24 marzo 1906; Vergani, p. 237
Diario 1887-1910

“Mia madre tossisce sempre, non perché abbia bisogno di tossire, ma per far sapere che c'è.”

30 dicembre 1903; Vergani, p. 211
Diario 1887-1910

“Il pipistrello vola col suo parapioggia.”

1 dicembre 1906; Vergani, p. 245
Diario 1887-1910

“Un contadino è un tronco d'albero che può spostarsi.”

6 marzo 1894; Vergani, p. 74
Diario 1887-1910

“Bisogna essere malati per un anno intero per capire quanto è lungo un anno!”

10 dicembre 1909; Vergani, p. 278
Diario 1887-1910

“L'opera degli altri mi disgusta, e la mia non mi piace. Ecco la mia forza e la mia debolezza.”

12 ottobre 1900; Vergani, p. 174
Diario 1887-1910

“La donna non dovrebbe vivere che una stagione su quattro. Dovrebbe ricomparire tutti gli anni.”

10 febbraio 1906; Vergani, p. 234
Diario 1887-1910

“Non sono fatto per la lotta. Sono fatto per uccidere la gente a fucilate nel deretano.”

19 aprile 1904; Vergani, p. 217
Diario 1887-1910

“Tirando fuori dal pozzo la loro verità gli indiscreti bagnano dappertutto.”

1 agosto 1903; Vergani, p. 209
Diario 1887-1910

“Occorre lasciar raffreddare la propria prosa come una crema, prima di assaggiarla.”

7 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910

“La bontà è qualche cosa che non si assimila. Il frutto è buono, ma il nocciolo è amaro.”

7 novembre 1901; Vergani, p. 187
Diario 1887-1910

“Non mi piego, ma mi rompo.”

19 giugno 1906; Vergani, p. 238
Diario 1887-1910

“I contadini combattono la sporcizia solamente con il sudore.”

1 agosto 1903; Vergani, p. 209
Diario 1887-1910

“Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.”

16 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910

“Quando si comincia a guardarla bene in faccia la morte è facile da capire.”

10 dicembre 1909; Vergani, p. 278
Diario 1887-1910

“Quanta gente ha voluto uccidersi e si è limitata invece a lacerare la propria fotografia!”

29 dicembre 1888; Vergani, p. 15
Diario 1887-1910

“L'ironia è un elemento della felicità.”

6 marzo 1903; Vergani, p. 201
Diario 1887-1910

“Si hanno vent'anni dai quindici ai trent'anni.”

23 giugno 1890
Diario 1887-1910

“Un socialista indipendente fino a non temere di fare del lusso.”

19 dicembre 1906; Vergani, p. 248
Diario 1887-1910

“Ho il cervello come una noce fresca e aspetto una martellata che deve aprirlo.”

23 luglio 1894; Vergani, p. 79
Diario 1887-1910

“So finalmente cosa distingue l'uomo dalle bestie; le difficoltà pecuniarie.”

16 dicembre 1904; Vergani, p. 224
Diario 1887-1910