3 novembre 1894; Vergani, pp. 81-82
Diario 1887-1910
Jules Renard Frasi e Citazioni
“La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.”
24 maggio 1902; Vergani, p. 196
Diario 1887-1910
16 agosto 1906; Vergani, p. 241
Diario 1887-1910
“Quando fa l'elogio di qualcuno gli sembra di denigrarsi un po.”
11 gennaio 1893; Vergani, p. 63
Diario 1887-1910
7 aprile 1892; Vergani, p. 56
Diario 1887-1910
“La vita non è né lunga né corta. Ha delle lungaggini.”
22 agosto 1909; Vergani, p. 274
Diario 1887-1910
“George Sand, la vacca bretone della letteratura.”
23 febbraio 1891; Vergani, p. 41
Diario 1887-1910
“La nostra amicizia non poteva più andare avanti: ci eravamo troppo riversati l'uno nell'altro.”
29 marzo 1894; Vergani, p. 74
Diario 1887-1910
“Tanto io che il povero maiale non saremo apprezzati che dopo la nostra morte.”
1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910
“Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza d'essere ancora felice.”
Origine: Citato in Letture, volume 57, edizioni 588-592, 2002.
5 dicembre 1904; Vergani, p. 223
Diario 1887-1910
22 gennaio 1893; Vergani, p. 63
Diario 1887-1910
“Non capisco nulla della vita, ma non dico sia impossibile che Dio ci capisca qualcosa.”
6 marzo 1910; Vergani, p. 283
Diario 1887-1910
agosto 1896; Vergani, p. 111
Diario 1887-1910
“Qualche volta non ho sangue nelle vene che per farmi del cattivo sangue.”
24 marzo 1906; Vergani, p. 237
Diario 1887-1910
“Mia madre tossisce sempre, non perché abbia bisogno di tossire, ma per far sapere che c'è.”
30 dicembre 1903; Vergani, p. 211
Diario 1887-1910
“Un contadino è un tronco d'albero che può spostarsi.”
6 marzo 1894; Vergani, p. 74
Diario 1887-1910
“Bisogna essere malati per un anno intero per capire quanto è lungo un anno!”
10 dicembre 1909; Vergani, p. 278
Diario 1887-1910
“L'opera degli altri mi disgusta, e la mia non mi piace. Ecco la mia forza e la mia debolezza.”
12 ottobre 1900; Vergani, p. 174
Diario 1887-1910
10 dicembre 1909; Vergani, p. 279
Diario 1887-1910
“La donna non dovrebbe vivere che una stagione su quattro. Dovrebbe ricomparire tutti gli anni.”
10 febbraio 1906; Vergani, p. 234
Diario 1887-1910
10 settembre 1907; Vergani, p. 253
Diario 1887-1910
23 giugno 1902; Vergani, p. 198
Diario 1887-1910
“Non sono fatto per la lotta. Sono fatto per uccidere la gente a fucilate nel deretano.”
19 aprile 1904; Vergani, p. 217
Diario 1887-1910
“Tirando fuori dal pozzo la loro verità gli indiscreti bagnano dappertutto.”
1 agosto 1903; Vergani, p. 209
Diario 1887-1910
9 marzo 1890; p. 44
Diario 1887-1910
“Occorre lasciar raffreddare la propria prosa come una crema, prima di assaggiarla.”
7 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910
“La bontà è qualche cosa che non si assimila. Il frutto è buono, ma il nocciolo è amaro.”
7 novembre 1901; Vergani, p. 187
Diario 1887-1910
“I contadini combattono la sporcizia solamente con il sudore.”
1 agosto 1903; Vergani, p. 209
Diario 1887-1910
10 dicembre 1906; Vergani, p. 247
Diario 1887-1910
“Si collocano gli elogi come si colloca il denaro: perché ci vengano restituiti con gli interessi.”
18 marzo 1890; Vergani, p. 36
Diario 1887-1910
10 gennaio 1891; Vergani, p. 40
Diario 1887-1910
10 maggio 1900; Vergani, p. 168
Diario 1887-1910
“Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.”
16 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910
“Quando si comincia a guardarla bene in faccia la morte è facile da capire.”
10 dicembre 1909; Vergani, p. 278
Diario 1887-1910
6 marzo 1894; Vergani, p. 74
Diario 1887-1910
“Quanta gente ha voluto uccidersi e si è limitata invece a lacerare la propria fotografia!”
29 dicembre 1888; Vergani, p. 15
Diario 1887-1910
“L'ironia è un elemento della felicità.”
6 marzo 1903; Vergani, p. 201
Diario 1887-1910
27 febbraio 1910; Vergani, p. 283
Diario 1887-1910
“Un socialista indipendente fino a non temere di fare del lusso.”
19 dicembre 1906; Vergani, p. 248
Diario 1887-1910
“Ho il cervello come una noce fresca e aspetto una martellata che deve aprirlo.”
23 luglio 1894; Vergani, p. 79
Diario 1887-1910
“So finalmente cosa distingue l'uomo dalle bestie; le difficoltà pecuniarie.”
16 dicembre 1904; Vergani, p. 224
Diario 1887-1910