27 agosto 1895; Vergani, p. 96
Diario 1887-1910
Jules Renard Frasi e Citazioni
“Quella donna mostra i suoi seni e crede di offrire il proprio cuore.”
2 marzo 1903; Vergani, p. 200
Diario 1887-1910
“I piatti incrinati durano più dei piatti intatti.”
4 settembre 1890; Vergani, p. 37
Diario 1887-1910
“L'esperienza è un regalo utile che non serve a nulla.”
8 gennaio 1907; Vergani, p. 249
Diario 1887-1910
“Occorre prendere per il collo l'idea che viene a tiro e schiacciarla subito sulla carta.”
7 maggio 1891; Vergani, p. 46
Diario 1887-1910
“Gli alberi sono forse i soli che conoscono a fondo il mistero dell'acqua.”
22 maggio 1897; Vergani, p. 124
Diario 1887-1910
“Nella mia vita non vedo che motivi per non scrivere un romanzo.”
24 maggio 1909; Vergani, p. 271
Diario 1887-1910
“Vorrei dare da mangiare alle parole nel palmo della mano.”
26 marzo 1892; Vergani, p. 56
Diario 1887-1910
18 febbraio 1901; Vergani, p. 181
Diario 1887-1910
6 settembre 1897; Vergani, p. 132
Diario 1887-1910
Jules Renard, 14 novembre 1900; Vergani, p. 174
Diario 1887-1910, Citazioni sul Diario
“Occorre amare la natura e gli uomini malgrado il loro fango.”
27 marzo 1893; Vergani, p. 65
Diario 1887-1910
“Quando penso che forse non sarei socialista se avessi potuto scrivere una commedia in tre atti!”
9 gennaio 1905; Vergani, p. 225
Diario 1887-1910
“Le «belle descrizioni» mi hanno messo addosso il gusto delle descrizioni in tre righe.”
24 maggio 1909; Vergani, p. 272
Diario 1887-1910
“So nuotare giusto quanto basta per trattenermi dal salvare gli altri.”
20 luglio 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910
“Il nostro amore per la campagna: un rustico fuoco di paglia.”
11 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910
“Chi non ha la malattia dello scrupolo non deve nemmeno sognare di essere onesto.”
15 marzo 1910; Vergani, p. 283
Diario 1887-1910
4 gennaio 1907; p. 249
Diario 1887-1910
“Questo diario mi svuota. Non è un'opera. Anche fare all'amore ogni giorno non è amare.”
Jules Renard, 1 gennaio 1901; Vergani, p. 177
Diario 1887-1910, Citazioni sul Diario
“Sono uno scrittore cui solamente il desiderio della perfezione impedisce di essere grande.”
15 gennaio 1899; Vergani, p. 151
Diario 1887-1910
“Una cosa più spiacevole dell'arrivismo è l'esibizione della modestia.”
10 dicembre 1909; p. 278
Diario 1887-1910
29 novembre 1906; Vergani, p. 245
Diario 1887-1910
“L'uomo è un animale che alza gli occhi al cielo e non vede che i ragni del soffitto.”
10 aprile 1894; Vergani, p. 74
Diario 1887-1910
“Sono sicuro che un'umanità casta sarebbe infinitamente superiore.”
24 maggio 1909; Vergani, p. 272
Diario 1887-1910
“Se pensassimo a tutte le fortune che abbiamo avuto senza meritarle non oseremmo più lamentarci.”
30 gennaio 1904; Vergani, p. 216
Diario 1887-1910
11 dicembre 1901; Vergani, p. 191
Diario 1887-1910
“Le malattie sono le grandi manovre della morte.”
20 gennaio 1902; Vergani, p. 192
Diario 1887-1910
16 dicembre 1896; Vergani, p. 117
Diario 1887-1910
15 febbraio 1890; Vergani, p. 33
Diario 1887-1910
20 febbraio 1893; Vergani, p. 64
Diario 1887-1910
“I seni delle donne hanno la forma di grossi soffietti per la polvere insetticida.”
19 settembre 1895; Vergani, p. 96
Diario 1887-1910
2010, p. 31
Pel di carota
“Non posso guardare una foglia d'albero senza essere schiacciato dall'universo.”
16 giugno 1900; Vergani, p. 169
Diario 1887-1910
11 febbraio 1902; Vergani, p. 192
Diario 1887-1910
2 marzo 1905; Vergani, p. 229
Diario 1887-1910
“La formula nuova del romanzo è di non fare del romanzo.”
6 aprile 1892; Vergani, p. 56
Diario 1887-1910
“Certi amici diffidano di noi come se credessero che noi si conosca il fondo della loro anima.”
13 marzo 1906; Vergani, p. 236
Diario 1887-1910
“Rostand, il poeta delle folle che si credono intelligenti.”
12 luglio 1903; Vergani, p. 207
Diario 1887-1910
21 aprile 1890; Vergani, p. 36
Diario 1887-1910
“Nello stile, l'immagine è un germe di corruzione.”
30 ottobre 1908; Vergani, p. 263
Diario 1887-1910
22 giugno 1894; Vergani, p. 77
Diario 1887-1910
29 marzo 1889; p. 17
Diario 1887-1910
20 dicembre 1906; Vergani, p. 248
Diario 1887-1910
“La mimosa è, tra i fiori, quello che è il canarino tra gli uccelli.”
20 febbraio 1896; Vergani, p. 108
Diario 1887-1910