“Non si deve amare Shakespeare che molto tardi, quando si ha il disgusto della perfezione.”
4 dicembre 1906; Vergani, p. 246
Diario 1887-1910
Jules Renard è stato uno scrittore e aforista francese.
Trascorse gran parte della vita tra Parigi, dove partecipò nel 1889 alla fondazione del Mercure de France, e il paese paterno di Chitry-les-Mines, nel Nièvre, di cui fu sindaco dal 1904.
Si professò dreyfusardo, repubblicano, anticlericale e socialista. Fu amico dello scrittore e critico d'arte Julien Leclercq.
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“Non si deve amare Shakespeare che molto tardi, quando si ha il disgusto della perfezione.”
4 dicembre 1906; Vergani, p. 246
Diario 1887-1910
“La saggezza del contadino è solamente ignoranza che non osa esprimersi.”
14 febbraio 1906; Vergani, p. 234
Diario 1887-1910
“Ritorno a Parigi. Parigi ha un odore di carrozze da piazza.”
19 luglio 1895; Vergani, p. 95
Diario 1887-1910
“Affatichiamoci: affatichiamoci per vivere meno e per morire prima.”
16 marzo 1893; Vergani, p. 64
Diario 1887-1910
29 agosto 1907; Vergani, p. 253
Diario 1887-1910
“Le uniche cose sicure della medicina sono le ingannevoli speranze che essa ci dà.”
15 febbraio 1901; Vergani, p. 179
Diario 1887-1910
“Le contadine sono come i fiori dei campi che, se li fiuti, o non sanno di niente o puzzano.”
23 maggio 1904; Vergani, p. 218
Diario 1887-1910
“Non scrivo troppo perché non mi arrischio mai troppo.”
8 dicembre 1905; Vergani, p. 232
Diario 1887-1910
“Ho la vita apparente, docile e rassegnata di una banderuola che gira sul tetto.”
6 marzo 1910; Vergani, p. 283
Diario 1887-1910
Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976.
“Sono un albero secco che aspetta solamente le foglie degli altri.”
5 marzo 1906; Vergani, p. 236
Diario 1887-1910
“La parola più vera, la parola più esatta, quella più densa di significato è la parola «nulla.»”
26 gennaio 1906; Vergani, p. 233
Diario 1887-1910
settembre 1896; Vergani, p. 111
Diario 1887-1910
“L'orrore per i borghesi è un atteggiamento borghese.”
10 aprile 1889; Vergani, p. 18
Diario 1887-1910
11 marzo 1904; Vergani, p. 216
Diario 1887-1910
“Abbiamo un destino? Che noia non saperlo! Che noia se lo si sapesse!”
14 gennaio 1889; Vergani, p. 19
Diario 1887-1910
“Se si potesse rileggermi prima di leggermi, mi si amerebbe molto di più.”
30 luglio 1897; Vergani, p. 132
Diario 1887-1910
“Piangiamo sulla povertà, ma non inteneriamoci per l'avarizia nemmeno se è l'avarizia di un povero.”
16 agosto 1904; Vergani, p. 219
Diario 1887-1910
29 settembre 1897; p. 133
Diario 1887-1910
14 febbraio 1900; Vergani, p. 163
Diario 1887-1910
“Un anno è finito. Si è tagliata via una fetta al tempo, e il tempo resta intero.”
31 dicembre 1902; Vergani, p. 199
Diario 1887-1910
“Per fare teatro, occorre avere l'entusiasmo della menzogna.”
1 febbraio 1906; Vergani, p. 234
Diario 1887-1910
15 marzo 1892; Vergani, p. 56
Diario 1887-1910
“La paura della morte fa amare il lavoro che è tutta la vita.”
10 luglio 1897; Vergani, p. 131
Diario 1887-1910
17 dicembre 1900; Vergani, p. 175
Diario 1887-1910
23 maggio 1904; Vergani, p. 218
Diario 1887-1910
9 maggio 1894; Vergani, p. 75
Diario 1887-1910
15 settembre 1893; Vergani, p. 66
Diario 1887-1910
“Il mio pantalone liso sul ginocchio denuncia che ogni sera guardo se c'è qualcuno sotto il letto.”
22 dicembre 1901; Vergani, p. 191
Diario 1887-1910
23 ottobre 1887; Vergani, p. 12
Diario 1887-1910
8 giugno 1904; Vergani, p. 218
Diario 1887-1910
“Signore, ho visto sul banco del macellaio parecchi cervelli simili al vostro.”
16 ottobre 1891; Vergani, p. 48
Diario 1887-1910
4 maggio 1909; Vergani, p. 270
Diario 1887-1910
“Un cattivo libro è sempre meglio di una buona commedia.”
16 novembre 1897; Vergani, p. 133
Diario 1887-1910
1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910
29 maggio 1894; Vergani, p. 76
Diario 1887-1910
31 ottobre 1908; Vergani, p. 263
Diario 1887-1910
“Le persone che si fanno cremare pensano che, ridotte in cenere, sfuggiranno a Dio.”
12 ottobre 1900; Vergani, p. 174
Diario 1887-1910
18 febbraio 1901; Vergani, p. 181
Diario 1887-1910
“Ci sono scrittori che non si riconoscono, come se non avessero il naso in mezzo alla faccia.”
23 aprile 1892; Vergani, p. 57
Diario 1887-1910
30 gennaio; Vergani, p. 54
Diario 1887-1910
“Collettivismo! Ma il talento non può essere che individuale.”
4 febbraio 1908; Vergani, p. 262
Diario 1887-1910
10 dicembre 1899; Vergani, p. 156
Diario 1887-1910
“Sono un passionale per qualche minuto al giorno, ma nessuna donna ne approfitta.”
7 gennaio 1908; Vergani, p. 261
Diario 1887-1910
11 agosto 1900; Vergani, p. 172
Diario 1887-1910
“Sognatore come un gatto che guarda sul soffitto i raggi luminosi di una lampada.”
16 febbraio 1910; Vergani, p. 281
Diario 1887-1910
“La vita dell'intelletto sta alla realtà come la geometria sta alla architettura.”
11 novembre 1888; Vergani, p. 14
Diario 1887-1910
“Il sole si alza prima di me, ma io mi corico dopo di lui. Siamo pari e patta.”
24 settembre 1906; Vergani, p. 242
Diario 1887-1910