“L'uccello non si posa sul rosaio perché c'è una rosa: vi si posa perché ha visto dei pidocchi.”
9 giugno 1897; Vergani, p. 126
Diario 1887-1910
Jules Renard è stato uno scrittore e aforista francese.
Trascorse gran parte della vita tra Parigi, dove partecipò nel 1889 alla fondazione del Mercure de France, e il paese paterno di Chitry-les-Mines, nel Nièvre, di cui fu sindaco dal 1904.
Si professò dreyfusardo, repubblicano, anticlericale e socialista. Fu amico dello scrittore e critico d'arte Julien Leclercq.
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“L'uccello non si posa sul rosaio perché c'è una rosa: vi si posa perché ha visto dei pidocchi.”
9 giugno 1897; Vergani, p. 126
Diario 1887-1910
“Balzac è forse il solo scrittore che abbia il diritto di scrivere male.”
23 marzo; Vergani, p. 45
Diario 1887-1910
1 marzo 1893; Vergani, p. 73
Diario 1887-1910
10 dicembre 1909; Vergani, p. 278
Diario 1887-1910
“Sì. Bisognerebbe essere socialista e al tempo stesso guadagnare molti quattrini.”
15 dicembre 1904; Vergani, p. 224
Diario 1887-1910
“Quelli che hanno parlato meglio della morte sono tutti morti.”
9 agosto 1900; Vergani, p. 172
Diario 1887-1910
“Il paese natale è tutto qui: un minuto di emozione ogni tanto, ma non sempre.”
10 agosto 1907; Vergani, p. 253
Diario 1887-1910
“Io ti amerò il tempo necessario per riconoscere che il tuo grazioso neo non è che una verruca.”
2 marzo 1893; Vergani, p. 73
Diario 1887-1910
14 giugno 1902; Vergani, p. 197
Diario 1887-1910
“La neve sull'acqua: il silenzio sul silenzio.”
26 gennaio 1910; Vergani, p. 280
Diario 1887-1910
“Slavi: scrittori che scrivono fra le righe invece che scriverci sopra.”
9 gennaio 1905; Vergani, p. 225
Diario 1887-1910
24 ottobre 1887; Vergani, p. 12
Diario 1887-1910
“Occorre scrivere come si parla, se si parla bene.”
22 agosto 1907; Vergani, p. 253
Diario 1887-1910
“Il laico è l'uomo che cerca infaticabilmente Dio e non lo trova mai.”
16 giugno 1902; Vergani, p. 198
Diario 1887-1910
“Non leggo nulla per paura di trovare qualcosa di buono.”
7 marzo 1891; p. 43
Diario 1887-1910
“I rimorsi vanno avanti e indietro vestiti con un piccolo abito da carabiniere.”
9 ottobre 1900; Vergani, p. 173
Diario 1887-1910
13 luglio 1893; Vergani, p. 66
Diario 1887-1910
“Oh, qualcosa di nuovo! Qualcosa di nuovo, anche se dovesse essere la mia morte.”
19 gennaio 1908; Vergani, p. 261
Diario 1887-1910
“Immaginate la vita senza la morte. Per la disperazione si tenterebbe tutti i giorni di uccidersi.”
13 marzo 1906; Vergani, p. 236
Diario 1887-1910
“La mia bontà è un chiaro di luna che non riscalda.”
1 ottobre 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910
1 luglio 1906; Vergani, p. 239
Diario 1887-1910
“Amo gli uomini più o meno, a seconda della quantità di annotazioni che posso tirarne fuori.”
25 novembre 1889; Vergani, p. 32
Diario 1887-1910
“La verità che ho tirata su dal mio pozzo non riesce a liberarsi dalla sua catena.”
19 giugno 1906; Vergani, p. 239
Diario 1887-1910
20 febbraio 1890; Vergani, p. 34
Diario 1887-1910
21 marzo 1906; Vergani, p. 236
Diario 1887-1910
“E il vento? Tutte le folate di vento vengono a lamentarsi alla sua porta.”
4 ottobre 1905; Vergani, p. 232
Diario 1887-1910
“Cosa importa quello che faccio? Domandatemi quello che penso.”
12 aprile 1890; Vergani, p. 36
Diario 1887-1910
9 luglio 1896; Vergani, pp. 109-110
Diario 1887-1910
24 gennaio 1906; Vergani, p. 233
Diario 1887-1910
“Le più belle pagine sulla campagna si scrivono in piena città.”
25 novembre 1887; Vergani, p. 13
Diario 1887-1910
16 novembre 1897; Vergani, p. 133
Diario 1887-1910
“Il mio timore era di essere un giorno nient'altro che un innocuo Flaubert da salotto.”
7 maggio 1891; Vergani, p. 46
Diario 1887-1910
“Basta l'odore dell'inchiostro per far morire i miei sogni.”
15 settembre 1893; Vergani, p. 66
Diario 1887-1910
“Soltanto l'egoista soffre veramente e soffre sempre.”
11 gennaio 1900; Vergani, p. 158
Diario 1887-1910
28 gennaio 1901; Vergani, p. 178
Diario 1887-1910
“Ho paura di non amare il mondo solamente perché il mondo non è ai miei piedi.”
2 gennaio 1900; Vergani, p. 157
Diario 1887-1910
23 febbraio 1910; Vergani, p. 282
Diario 1887-1910
“Ho calcolato che la letteratura può bastare a nutrire un passerotto.”
25 novembre 1891; Vergani, p. 50
Diario 1887-1910
17 maggio 1894; Vergani, p. 76
Diario 1887-1910
“Anche i funerali hanno qualcosa di buono: servono per far riconciliare le famiglie.”
30 gennaio 1904; Vergani, p. 216
Diario 1887-1910
“È la più fedele di tutte le mogli: essa infatti non ha ingannato nessuno dei suoi amanti.”
23 ottobre 1981; Vergani, p. 184
Diario 1887-1910