Origine: Il libro dei segreti, I segreti della gioia (vol. IV), p. 337
“L'europeo si sente schiavo del tempo, ne è condizionato, è il suo suddito in tutto e per tutto. Per esistere e funzionare deve osservare le sue ferree e inamovibili leggi, i suoi rigidi principi e le sue regole. Deve rispettare date, scadenze, giorni e orari. Si muove solo negli ingranaggi del tempo, senza i quali non può esistere. Ne subisce i rigori, le esigenze e le norme. Tra l'uomo e il tempo esiste un conflitto insolubile che si conclude inevitabilmente con la sconfitta dell'uomo: il tempo annienta l'uomo. Gli africani autoctoni, invece, intendono il tempo in modo completamente opposto. Per loro si tratta di una categoria molto più flessibile, aperta, elastica, soggettiva. È l'uomo (un uomo, beninteso, che agisca conformemente al volere degli antenati e degli dèi) che influisce sulla forma del tempo, sul suo corso e ritmo. Il tempo è addirittura qualcosa che l'uomo può creare: infatti l'esistenza del tempo si manifesta attraverso gli eventi, e che un evento abbia luogo oppure no dipende dall'uomo. Se due eserciti non si danno battaglia, la battaglia non avrà luogo (ossia il tempo non manifesterà la sua esistenza, non esisterà).”
The Shadow of the Sun
Argomenti
sconfitto , conflitto , due-giorni , scadenza , europeo , antenato , evento , funzionario , completamento , no , forma , luogo , manifesto , suddito , tratto , africano , regola , giorno , uomo , categoria , elastico , esercito , ritmo , opposto , leggi , battaglia , schiavo , esigenza , tre-giorni , corso , esistenza , rigido , rigore , volere , principe , principio , tempo , danno , modo , ingranaggio , apertoRyszard Kapuściński 60
giornalista e scrittore polacco 1932–2007Citazioni simili
14, 17
Confessioni, Libro XI (Meditazioni sul primo versetto della Genesi)
Variante: E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.
Origine: La funzione del teatro, p. XVII
“Se Dio è, l'uomo è schiavo; ora, l'uomo può e deve essere libero: dunque Dio non esiste.”
da Dio e lo Stato, traduzione di Paolina Bissolati, Libreria internazionale di avanguardia, 1949
Dio e lo Stato