vv. 326-334
La sifilide; ossia del morbo gallico
“[Descrivendo la peste] Una tal causa di contagio un tale | mortifero bollor già le campagne | ne' cecropi confin rese funeste, | fe' diserte le vie, di cittadini | spopolò la città. Poiché, venendo | da' confin dell'Egitto ond'ebbe il primo | origin suo, molto di cielo e molto | valicato di mar, le genti al fine | di Pandïone assalse. Indi appestati | tutti a schiere morían. Primieramente | essi avean d'un fervore acre infiammata | la testa e gli occhi rosseggianti e sparsi | di sanguinosa luce. Entro le fauci | colavan marcia; e da maligne e tetre | ulcere intorno assediato e chiuso | era il varco alla voce; e degli umani | sensi e segreti interprete la lingua | d'atro sangue piovea, debilitata | dal male, al moto grave, aspra a toccarsi. | Indi, poi che 'l mortifero veleno | sceso era al petto per le fauci e giunto | all'affannato cuor, tutti i vitali | claustri allor vacillavano. Un orrendo | puzzo volgea fuor per la bocca il fiato, | similissimo a quel che spira intorno | da' corrotti cadaveri. Già tutte | languian dell'alma e della mente affatto | l'abbattute potenze, e su la stessa | soglia omai della morte il corpo infermo | languiva anch'egli. Un'ansïosa angoscia | del male intollerabile compagna | era: e misto col fremito un lamento | continuo e spesso un singhiozzar dirotto, | notte e dì, senza requie, a ritirarsi | sforzando i nervi e le convulse membra, | sciogliea dal corpo i travagliati spirti, | noia a noia aggiugnendo | e duolo a duolo.”
1909, pp. 143-145
Argomenti
vita , morte , alloro , angoscia , ansioso , appestato , bocca , cadavere , campagna , causa , cielo , cittadino , compagnia , compagno , confine , confino , contagio , corpo , corrotto , fervore , fiato , fine , fremito , funesto , giunta , infermo , interprete , lamento , lingua , luce , male , maligno , mar , marcio , membro , mente , misto , moto , noia , notte , origine , orrendo , peste , petto , potenza , primo , puzzo , sangue , schiera , soglia , stesso , tale , travagliata , ulcera , varco , veleno , voce , grave , testa , vie , cittàTito Lucrezio Caro 37
poeta e filosofo romano -94–-55 a.C.Citazioni simili
Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Luca, p. 1012
da Sonetto XLVII, in William Shakespeare, Gabriele Baldini, Sonetti, traduzione di Lucifero Darchini, Feltrinelli Editore, 1994. ISBN 8807820536
da Il diavolo dalla A alla Z, Sergio Bonelli Editore, allegato all'albo speciale n. 2 di Dylan Dog del 1988
“Oltre il confine, con molto dolore, | non trovai fiori diversi. (da La casa di Hilde”
Alice non lo sa
da Crepe, Il maestrale, 2013