„L'attività del percepire (dell'"avere coscienza di") si estende senza eccezione ad ogni realtà, poiché non può darsi esistenza di alcunché nell'universo che non sia oggetto di coscienza. […] Coscienza, che qui ha il significato di relazione con l'illimitata attività cognitiva, è lo stesso che libertà assoluta. Tale libertà è soltanto del supremo Śiva.“
— Kṣemarāja filosofo indiano 975 - 1025
comm. a I.1; 1999
Śivasūtravimarśinī