“Dei primi filosofi, i più hanno pensato che vi siano solo principi materiali delle cose. Ciò da cui le cosa hanno il loro essere e da cui si originano e in cui corrompendosi si risolvono – poiché la sostanza permane pur mutando negli accidenti – dicono sia l'elemento primordiale e, essa sostanza, il principio delle cose; per questo pensano che niente si generi o perisca in assoluto, dato che tale sostanza permane in eterno… Ci dev'essere infatti una qualche sostanza, una o più d'una, da cui si generi il resto pur restando essa immutata. Quanto poi al numero e alla forma di tale principio non hanno tutti la stessa opinione: Talete, l'iniziatore di questa filosofia, dice per parte sua che esso è l'acqua (e per questo sostiene che la terra poggia sull'acqua) e tale opinione gli viene forse dall'aver osservato che il nutrimento di tutte le cose è umido e che perfino il caldo si genera dall'acqua e vive di essa (ma ciò onde tutte le cose si originano è il loro principio); da questo era stato indotto a tale opinione e anche dal fatto che ogni germe ha una natura umida; e anche l'acqua è il principio della natura di ciò che è umido. Vi sono poi alcuni che credono che i primi antichissimi teologi, vissuti molto prima del nostro tempo, abbiano avuto la stessa opinione sulla sostanza primordiale perché chiamavano Oceano e Teti i padri della generazione e perché dicevano che gli dei giurano per l'acqua, che quei poeti chiamavano Stige. Si onora sempre ciò che è più antico e niente è più onorato del giuramento. Non è poi sicuro che quest'opinione sulla sostanza primordiale delle cose sia talmente antica, ma si dice tuttavia, che questo fosse il pensiero di Talete sulla causa prima.”

—  Aristotele , libro Metafisica

Metafisica

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti. (vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147)”

Michele Rosi (1864–1934) storico e docente italiano

da op. citata, vol. 1, libro secondo, parte prima, cap. 1, p. 147 https://archive.org/details/litaliaodiernadu01rosi/page/147
L'Italia odierna
Variante: La costituzione del 1791 sembra l'opera di idealisti e tale è certo per quanto concerne la proclamazione di principi astratti, ma nella sostanza delle sue disposizioni, dato che si possano applicare, è un abile coordinamento di provvedimenti destinati a dare alla borghesia ricca e colta una assoluta prevalenza su tutti.

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