“Nella dottrina di Pitagora ho riconosciuto qualcosa di sublime: vedendo come per una forma misteriosa di sapienza conoscesse non soltanto chi era ma anche chi era stato, come si accostasse puro agli altari e non contaminasse il suo ventre con carne di animali, e mantenesse intatto il corpo da abiti tratti da esseri viventi, come primo fra tutti gli uomini abbia messo un freno alla sua lingua, "imponendo ad essa un bue" secondo il detto da lui inventato, e come per ogni altro aspetto abbia ispirato la sua filosofia a princìpi oracolari e veritieri. Così mi sono precipitato ad abbracciare i suoi precetti […].”
Origine: Citato in Filostrato, VI, 11; pp. 269-270.
Argomenti
bue , ventre , precetto , freno , altare , sapienza , sublime , dottrina , vivente , carne , lingua , filosofia , filosofo , aspetto , tratto , principio , principe , forma , corpo , animale , primo , detto , secondo , uomini , stato , essere , puro , altro , abitiApollonio di Tiana 5
filosofo greco antico 15–100Citazioni simili

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Variante: Ho amato quella lingua per la sua flessibilità di corpo allenato, la ricchezza del vocabolario nel quale a ogni parola si afferma il contatto diretto e vario della realtà, l’ho amata perché quasi tutto quel che gli uomini han detto di meglio è stato detto in greco.

“[Pitagora] Per primo si scagliò contro l'abitudine di cibarsi di animali […].”
XV, 72
Metamorfosi
Origine: Citato in Erica Joy Mannucci, La cena di Pitagora, Carocci, Roma, 2008, p. 16. ISBN 978-88-430-4574-7

libro I, prefazione, p. 76
De medicina libri octo