“A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli gridano improperii e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato.
Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: – Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo cosi maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie cosi nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella".”
The Path to the Spiders' Nests
Argomenti
ridere , due-giorni , punto , compagnia , alloro , compagno , piazza , sotterraneo , grande , smorfia , osteria , risata , donne , uomini , arrivo , viola , nido , fai-da-te , amaro , pila , parte , età , mondo , paura , amico , scherzo , giro , cattiva , fossato , prigione , posto , solitudine , specie , prigionia , voglia , schiena , battaglia , ragazzo , batterio , canzone , ragione , gusto , mercato , detto , storia , bene , costanza , spiegazione , maleducato , debole , via , carabiniere , petto , vicolo , nebbia , banda , resta , ora , dire , testa , volte , fare , bello , nulla , piangereItalo Calvino 321
scrittore italiano 1923–1985Citazioni simili

“Ma adesso è bello immaginarti double-face, un po' demonio e un po' pin-up e un po' massaia Dash.”
Flamenco amorespia, n. 9
Effetti personali

Origine: Da I miti Djordjevic e Danilovic: «Il basket, un grande scherzo» di Daniele Labanti, Corriere della Sera – Corriere di Bologna, 12 ottobre 2019, p. 15.

Ultima dichiarazione prima del passaggio dal Milan al Chelsea; citato in G. Des., Sheva-Milan, è quasi addio, La Gazzetta dello Sport, 12 maggio 2006

“Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.”