I ventitré giorni della città di Alba
Lavori

Il partigiano Johnny
Beppe Fenoglio
Una questione privata
Beppe Fenoglio
I ventitré giorni della città di Alba
Beppe FenoglioBeppe Fenoglio frasi celebri
I'll go on to the end. I'll never give up. (p. 392)
Il partigiano Johnny
Origine: Da Una questione privata.
Il partigiano Johnny
Una questione privata
Frasi sulla vita di Beppe Fenoglio
da Una questione privata, pp. 24-25
Elda giunse le mani, poi per l'entusiasmo tanto si scosse che la barca si sbilanciò, cozzò nei macigni emergenti attorno a un pilone di Ponte Isabella, a un niente dal naufragio. (p. 21)
Il libro di Johnny
Il libro di Johnny
Beppe Fenoglio Frasi e Citazioni
I ventitré giorni della città di Alba
da Il partigiano Johnny, Torino 1968, p. 40; citato in Ginsborg 1989, p. 14
Il partigiano Johnny
Origine: Da Un giorno di fuoco, Einaudi.
intimò il ridestato Dian. senza precisare se con la guerra o il regime o il bordello. (pp. 134-135)
Il libro di Johnny
“Battuti. Io adoro gli uomini battuti.”
Il partigiano Johnny
Una questione privata
“Essere una ragazza è la cosa più cretina di questo mondo.”
I ventitré giorni della città di Alba
I ventitré giorni della città di Alba
I ventitré giorni della città di Alba
I ventitré giorni della città di Alba
Origine: Il libro di Johnny, p. 28
Origine: Il libro di Johnny, p. 134
Una questione privata
Con tutti voglio dire proprio tutti. Anche gli infermieri, i cucinieri, anche i cappellani. Ascoltami bene, ragazzo. Io ti posso chiamare ragazzo. Io sono uno che mette le lacrime quando il macellaio viene a comprarmi gli agnelli. Eppure, io sono quel medesimo che ti dice: tutti, fino all’ultimo, li dovete ammazzare. E segna quel che ti dico ancora. Quando verrà quel giorno glorioso, se ne ammazzerete solo una parte, se vi lascerete prendere dalla pietà o dalla stessa nausea del sangue, farete peccato mortale, sarà un vero tradimento. Chi quel gran giorno non sarà sporco di sangue fino alle ascelle, non venitemi a dire che è un buon patriota. (p. 84)
Una questione privata
Certo che è terribilmente lontano, ma almeno, detto da un ragazzo serio e istruito come te, è un termine. È solo di un termine che ha bisogno la povera gente. Da stasera voglio convincermi che a partire da maggio i nostri uomini potranno andare alle fiere e ai mercati come una volta, senza morire per la strada. La gioventú potrà ballare all’aperto, le donne giovani resteranno incinte volentieri, e noi vecchie potremo uscire sulla nostra aia senza la paura di trovarci un forestiero armato. E a maggio, le sere belle, potremo uscire fuori e per tutto divertimento guardarci e goderci l’illuminazione dei paesi. (p. 66)
Una questione privata
Cosí. Guardate. Se ammazzano il mio fratello Giorgio –. Parlava con la stessa morbidità e nettezza con cui si lavava, ma in ultimo scoppiò in un urlo altissimo: – Voglio il loro sangue! Voglio entrare nel loro sangue fino alle ascelleeeee! (pp. 49-50)
Una questione privata
cap. XIi, p. 146
Il partigiano Johnny
cap. VII, p. 92
Il partigiano Johnny
cap. VII, p. 91
Il partigiano Johnny
cap. V, p. 66
Il partigiano Johnny
“Tu sei comunista, Tito? - Io no, - sbottò lui.”
Io sono niente e sono tutto. Io sono soltanto contro i fascisti. Sono nella Stella Rossa perché la formazione che ho incocciata era rossa, il merito è loro d’averla organizzata e d’avermela presentata a me che tanto la cercavo, come finora non ho cercato niente altrettanto intensamente. Ma a cose finite, se sarò vivo, vengano a dirmi che sono comunista! (cap. V, p. 62)
Il partigiano Johnny