Frasi di Beppe Fenoglio

Giuseppe Fenoglio detto Beppe è stato uno scrittore, partigiano, traduttore e drammaturgo italiano.

✵ 1. Marzo 1922 – 18. Febbraio 1963
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Beppe Fenoglio frasi celebri

Frasi sulla vita di Beppe Fenoglio

Beppe Fenoglio Frasi e Citazioni

“E allora, – disse il vecchio, – non ne perdonerete nemmeno uno, voglio sperare. – Nemmeno uno, – disse Milton. – Siamo già intesi. – Tutti, tutti li dovete ammazzare, perché non uno di essi merita di meno. La morte, dico io, è la pena piú mite per il meno cattivo di loro. – Li ammazzeremo tutti, – disse Milton. – Siamo d’accordo. Ma il vecchio non aveva finito.”

Con tutti voglio dire proprio tutti. Anche gli infermieri, i cucinieri, anche i cappellani. Ascoltami bene, ragazzo. Io ti posso chiamare ragazzo. Io sono uno che mette le lacrime quando il macellaio viene a comprarmi gli agnelli. Eppure, io sono quel medesimo che ti dice: tutti, fino all’ultimo, li dovete ammazzare. E segna quel che ti dico ancora. Quando verrà quel giorno glorioso, se ne ammazzerete solo una parte, se vi lascerete prendere dalla pietà o dalla stessa nausea del sangue, farete peccato mortale, sarà un vero tradimento. Chi quel gran giorno non sarà sporco di sangue fino alle ascelle, non venitemi a dire che è un buon patriota. (p. 84)
Una questione privata

“E invece? Invece quando sarà finita? Quando potremo dire fi-ni-ta? – Maggio. – Maggio!? – Ecco perché ho detto che l’inverno durerà sei mesi. – Maggio, – ripeté la donna a se stessa.”

Certo che è terribilmente lontano, ma almeno, detto da un ragazzo serio e istruito come te, è un termine. È solo di un termine che ha bisogno la povera gente. Da stasera voglio convincermi che a partire da maggio i nostri uomini potranno andare alle fiere e ai mercati come una volta, senza morire per la strada. La gioventú potrà ballare all’aperto, le donne giovani resteranno incinte volentieri, e noi vecchie potremo uscire sulla nostra aia senza la paura di trovarci un forestiero armato. E a maggio, le sere belle, potremo uscire fuori e per tutto divertimento guardarci e goderci l’illuminazione dei paesi. (p. 66)
Una questione privata

“Tu sei comunista, Tito? - Io no, - sbottò lui.”

Io sono niente e sono tutto. Io sono soltanto contro i fascisti. Sono nella Stella Rossa perché la formazione che ho incocciata era rossa, il merito è loro d’averla organizzata e d’avermela presentata a me che tanto la cercavo, come finora non ho cercato niente altrettanto intensamente. Ma a cose finite, se sarò vivo, vengano a dirmi che sono comunista! (cap. V, p. 62)
Il partigiano Johnny

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