Frasi di Giordano Bruno
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Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno , fu un filosofo, scrittore e frate domenicano del XVI secolo il cui pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche — materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica, influssi ebraici e cabalistici — ma ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto d'infiniti mondi, da amare infinitamente.

Il Dio di Giordano Bruno è da un lato trascendente, in quanto supera ineffabilmente la natura, ma nello stesso tempo è immanente, in quanto anima del mondo: in questo senso, Dio e Natura sono un'unica realtà da amare alla follia, in un'inscindibile unità panenteistica di pensiero e materia, in cui dall'infinità di Dio si evince l'infinità del cosmo, e quindi la pluralità dei mondi, l'unità della sostanza, l'etica degli "eroici furori". Questi ipostatizza un Dio-Natura sotto le spoglie dell'Infinito, essendo l'infinitezza la caratteristica fondamentale del divino. Egli fa dire nel dialogo De l'infinito, universo e mondi a Filoteo:

Per queste argomentazioni e per le sue convinzioni sulla Sacra Scrittura, sulla Trinità e sul Cristianesimo, Giordano Bruno, già scomunicato, fu incarcerato, giudicato eretico e quindi condannato al rogo dall'Inquisizione della Chiesa cattolica. Fu arso vivo a piazza Campo de' Fiori il 17 febbraio 1600, durante il pontificato di Clemente VIII.

Ma la sua filosofia sopravvisse alla sua morte, portò all'abbattimento delle barriere tolemaiche, rivelò un universo molteplice e non centralizzato e aprì la strada alla Rivoluzione scientifica: per il suo pensiero Bruno è quindi ritenuto un precursore di alcune idee della cosmologia moderna, come il multiverso; per la sua morte, è considerato un martire del libero pensiero.

✵ 1548 – 17. Febbraio 1600
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Giordano Bruno Frasi e Citazioni

“Chi, perciò, consistendo nel luogo e nel tempo, libererà le ragioni delle idee dal luogo e dal tempo, si conformerà agli enti divini.”

Origine: Da Le ombre delle idee, a cura di Antonio Caiazza, Spirali, 1988.

“E noi, per quanto ci troviamo in situazioni inique […] tuttavia serbiamo il nostro invincibile proposito […] tanto da non temere la morte stessa.”

Origine: Da De Monade, numero et figura; citato in Enzo Mazzi, Giordano Bruno: attualità di un'eresia, Manifestolibri, 2000, p. 37.

“Avete più paura voi ad emanare questa sentenza che non io nel riceverla.”
Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam.

Certamente voi proferite questa sentenza contro me con più timore di quello che io provo nell'accoglierla.
Il timore che provate voi a infliggermi questa pena è superiore a quello che provo io a subirla.

“Italia, Napoli, Nola; quella regione gradita dal Cielo, e posta insieme talvolta a capo e destra di questo globo, governatrice e dominatrice de l'altre generazioni, e sempre da noi et altri stimata maestra e madre di tutte le virtudi, discipline et umanitadi.”

Origine: Citato in Salvatore Tugini, Prefazione, in De umbris idearum, E.S. Mittlerum & filium, Berlino, 1858, p. V http://books.google.it/books?id=iVouAAAAYAAJ&pg=PR5-IA3#v=onepage&q&f=false.

“La sapienza ha dunque tre dimore: la prima inedificata, eterna, perché è essa stessa la sede dell'eternità; la seconda, sua primogenita, è questo mondo visibile; la terza, sua secondogenita, è l'anima dell'uomo.”

Origine: DallOratio valedictoria; citato in Nicoletta Tirinnanzi, Note ai testi, in Giordano Bruno, Dialoghi filosofici italiani, Mondadori, Milano, 2000, p. 1244. ISBN 88-04-47416-5

“Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.”

Origine: Citato in Giuliana Conforto, La futura scienza di Giordano Bruno e la nascita dell'uomo nuovo, Noesis e Macro Edizioni, 2001.

“Io dirò la verità, più volte m'è stato minacciato de farmi venire a questo Santo Offitio, et sempre l'ho tenuto per burla, perche io son pronto a dar conto di me.”

dal I costituto
Costituti
Origine: I costituti sono le deposizioni davanti al Tribunale dell'Inquisizione di Venezia, ove Giordano Bruno fu tratto in arresto nel 1592.

“Bella Chiesa è questa governata da ignorantazzi et asini.”

Attribuite
Origine: Dalle deposizioni di Francesco Graziano; citato in Firpo 1998, p. 252.

“Questo Papa [Clemente VIII] è un galant'huomo perché favorisce i filosofi e posso ancora io sperare d'essere favorito […].”

Attribuite
Origine: Dalle deposizioni di Giovanni Mocenigo; citato in Firpo 1998, p. 248.
Origine: Ultime parole famose, poiché Clemente VIII avrebbe disatteso le speranze del Bruno, condannato al rogo sotto il suo pontificato.

“Sino Christo ha peccato [nel Getsemani] quando non volse fare la volontà del Padre.”

Attribuite
Origine: Dalle deposizioni di Matteo de' Silvestri; citato in Firpo 1998, p. 263.