Origine: Citato in Festival di Venezia 2012, quanto ci sei mancata Winona http://www.vanityfair.it/show/mostra-del-cinema-di-venezia/2012/08/30/festival-venezia-2012-winona-ryder-the-iceman, VanityFair.it, 30 agosto 2012.
“Oggi ti vorrei raccontare un poco di Cézanne. Per quanto riguarda il lavoro, così afferma, ha vissuto da bohémien fino a quarant'anni. Solo più tardi, con la conoscenza di Pissarro, ha preso gusto al lavoro. Ma, allora, fino al punto di passare gli ultimi trent'anni della sua vita non facendo altro che lavorare. Senza gioia invero, come sembra, con una rabbia incessante, in conflitto con ogni sua singola opera, perché nessuna di esse gli sembrava raggiungere ciò che egli riteneva essere la cosa più indispensabile. La chiamava la réalisation, e la trovava nei "veneziani" che aveva visto e rivisto al Louvre e apprezzava incodizionalmente. Il convincente, il farsi cosa. La realtà sublimata fino a divenire indistruttibile attraverso la propria esperienza dell'oggetto, era questo che gli pareva l'intento più intimo del suo lavoro; vecchio, malandato, ogni sera consunto fino allo spasimo dal regolare lavoro giornaliero (tanto che spesso andava a dormire alle sei, all'imbrunire, dopo una cena mandata giù distrattamente), arrabbiato, diffidente, deriso ogni qual volta si recava al suo atelier, schernito, maltrattato… sperava un giorno, di raggiungere quel compimento che egli sentiva come l'unico essenziale. In tal modo […] egli aveva esacerbato le difficoltà del suo lavoro nella maniera più ostinata… si muoveva avanti e indietro nel suo studio, che aveva la luce sbagliata, in quanto il capomastro non aveva ritenuto necessario dare ascolto a quel vecchio bizzarro che ad Aix erano tutti d'accordo nel non prendere sul serio […].”
Lettera a Clara, 9 ottobre 1907
Lettere su Cézanne
Argomenti
vita , dio , accordo , alloro , arrabbiato , ascolto , bizzarria , bizzarro , cena , compimento , conflitto , conoscenza , cosa , diffidente , divenire , esperienza , essere , gioia , giornaliero , giorno , gusto , intento , intimo , lavorio , lavoro , lettera , luce , malandato , maltrattato , mandato , maniero , modo , oggetto , oggi , opera , operaio , ostinato , ottobre , punto , rabbia , riguardo , rivista , sera , serio , singolo , spasimo , studio , ultimo , unico , vecchio , veneziano , vissuto , visto , dopo , avanti , poco , tardi , tanto , proprio , difficoltà , altro , atelier , volta , realtà , preso , indispensabile , essenziale , dormireRainer Maria Rilke 58
scrittore, poeta e drammaturgo austriaco 1875–1926Citazioni simili
“Fino alla fine, fino in fondo | ogni singolo giorno | come fosse l'ultimo.”
da Tutto quello che ho, n. 1
Tangram, Invidia
Origine: Dall'intervista di Massimiliano Nerozzi, citato in Pogba: "Non sono un numero 10, ma vivo per la perfezione: imparo dagli errori. E da Iniesta" http://www.lastampa.it/2016/01/02/sport/calcio/qui-juve/pogba-non-sono-un-numero-ma-vivo-per-la-perfezione-imparo-dagli-errori-e-da-iniesta-Wl3RoHUeDndFAU5SqNKYHK/pagina.html, LaStampa.it, 2 gennaio 2016.
“Muoio? E allora? Muoio avendo vissuto fino all'ultimo. Detesto le vie di mezzo.”
Dignità umana, matrimonio e famiglia, rispetto di Dio anche da parte di chi non crede