Vol VI: 1250-1314, Cap. XLVII – Continuazione delle cose di Sicilia, p. 274
Storia d'Italia narrata al popolo italiano
Origine: Cronaca Catalana, c. 96
Origine: l D'Esclot, che in tutto il racconto si mostra favorevole a Macalda, dice : Quando la donna vide il re, ne rimase innamorata come di colui ch'era valente e piacevole signore, non già per cattiva intenzione». Ma Bartolommeo di Neocastro concittadino di Macalda la descrive come una Messalina.
“[La vicenda biografia di Macalda Scaletta] Della vita di que' baroni ci è saggio la storia di Macalda di Scaletta. Vedova di un Guglielmo d'Amico, esigliato al tempo degli Svevi, era andata profuga in abito di frate Minore, stette a Napoli, a Messina, e da Carlo d'Angiò ricuperò i beni confiscati al marito. Sposatasi ad Alaimo di Lentini, uno de' più fervorosi nel Vespro, tradì i Francesi che a lei, come beneficata da Carlo, rifuggiavano in Catania, della qual città suo marito fu fatto governatore. Quand'egli andò alla guerra di Messina, essa ne tenne le veci; e sui quarant'anni, pure ancor bella, generosa net donare, vestiva piastre e maglie; e con una mazza d'argento alla mano, emulava i cavalieri ne' cimenti guerreschi. Di sua onestà chi bene disse, chi ogni male. Aspirò agli amori di re Pietro, lo accompagnò, gli chiese ricovero; ma egli non volle comprenderla, di che essa pensò vendicarsi.
Alaimo fu poi fatto maestro giustiziere, e valse a reprimere i molti che reluttavano alla nuova dominazione, e acquistò tal reputazione che eccitò la gelosia dell'infante don Giacomo. La crescevano i superbi portamenti di Macalda, la quale tenevasi alta fin con Costanza, e non volea dirle regina, ma solo madre di don Giacomo; se compariva alla Corte, era per isfoggiare abiti e gioie. Contro ogni decenza, volle in un convento passar la gravidanza e il parto, sol per godere l'amenità del luogo : Costanza fu a visitarla, e n'ebbe accoglienze sgarbate; offri di levar al battesimo il neonato, e Macalda rispose non voler esporlo a quel bagno freddo, poi tre giorni appresso vel fece tenere da popolani. Costanza, mal in salute, si fece portare in lettiga da Palermo al duomo di Monreale; e Macalda essa pure, per le strade della città e fin a Nicosia in lettiga coperta di scarlatto, di che fu un gran mormorare. Re Giacomo viaggiava con trenta cavalli di scorta; e Macalda con trecento, e volea far da giustiziere, e apponeva a re Pietro di avere mal compensato coloro, che del resto l'aveano domandato compagno e non re.
Alaimo condiscendeva alla moglie, e dicono le giurasse non dar mai consigli a danno de' Francesi, anzi procurarle il ritorno in Sicilia. Se il facesse noi sappiamo; certo i re aragonesi gli si avversarono, fors'anche per la solita ingratitudine a chi più beneficò. Giacomo finge spedire Alaimo in gran diligenza a suo padre in Catalogna per sollecitarne ajuti : Alaimo va, è accolto con ogni maniera di cortesia; ma appena egli partì, la plebe di Messina, sollecitata dal Loria, lo grida traditore, affollasi alla sua casa ad ammazzare i Francesi prigionieri di guerra che vi tenea, e così quelli che stavano nelle carceri e che egli aveva salvati. Macalda accorse per sostenere i suoi fautori, ma vide il marito dichiarato fellone e confiscatigli i beni, Matteo Scaletta fratello di lei, decapitato; ella stessa chiusa in un castello, forse vi lini la vita. Alaimo, dopo alquanti anni, fu rimandato verso la Sicilia, e come fu in vista della patria isola, buttato in mare.”
Vol. IV, cap. CII, p. 177
Storia degli Italiani
Argomenti
governatore , conventio , convento , dopo , città , vedovo , vita , coperto , gravidanza , biografia , biografo , chiesa , isola , pietra , guerra , onesto , salute , saggio , gelosia , solito , corte , dominazione , corteo , cortesia , cimento , saluto , don , amenità , plebe , plebeo , verso , tempo , costanza , tenero , vicenda , argento , due-giorni , re , duomo , mazza , scaletta , popolano , portamento , regina , net , padre , abito , color , volere , colore , francese , reputazione , danno , frate , moglie , fratello , freddo , resto , accoglienza , vista , mal , accorso , decapitato , decenza , traditore , acquisto , compagnia , compagno , scorta , luogo , ricovero , parto , infante , prigioniero , maestria , maestro , stesso , tre-giorni , madre , avere , maglia , rimandato , forse , storia , patria , strada , casa , ingratitudine , male , bagno , carcere , profugo , piastra , neonato , diligenza , maniero , castello , consiglio , barone , baronia , mano , amico , minore , giorno , ritorno , superbia , battesimo , superbo , cavaliere , mare , cavallo , marito , giustiziere , bella , ancora , bene , beneficio , fatto , fautore , andata , abitiCesare Cantù 57
storico, letterato e politico italiano 1804–1895Citazioni simili
p. 321 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA321#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali
p. 282 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA282#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali
da La Sicilia del Seicento, società e cultura, Mursia, 1976, pp. 216-217
cap. LI
Historia Sicula
presentazione Napoli-Palermo, 30 marzo 2008
Serie A
cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)
pp. 375-6 http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA375#v=onepage&q&f=false
Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali