Attribuite
Origine: Citato in Victor Lebrun, Devoto a Tolstoj, traduzione di Dino Naldini, Lerici Editori, Milano, 1963, p. 104. Citato anche in Pietro Citati, Tolstoj, Longanesi, Milano, 1983, p. 279: «Ecco come bisogna essere – come l'acqua. Niente ostacoli – l'acqua scorre: uno sbarramento, l'acqua si arresta. Lo sbarramento si rompe – l'acqua scorre: un recipiente quadrato – è quadrata; rotondo – essa è rotonda. Ed è per questo che essa è più importante di tutto e più forte di tutto».
Frasi su diga
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema diga, essere, acqua, persone.
Frasi su diga
Felici noi dall'album Secondo me, l'amore1975
Origine: Citato in http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/08/20/non-solo-templi-cocteau-ammiro-la-sicilia-che-rinascevaPalermo11.html, la Repubblica, 20 agosto 2014.
Origine: Da Il ferro, Treves.
da Vanity Fair, n. 10, 11 dicembre 2003
da Utili consigli per il buon investigatore
Origine: Da Verrine, II 4, 117-119.
“La diga sul Danubio mi fa l'impressione di una mordacchia sulla bocca della natura.”
Rapsodia viennese
Io sono di legno
Leo
Bianca come il latte, rossa come il sangue
“In Italia il Pd è la diga contro i populisti: chi piccona la diga, mette a rischio il Paese.”
Origine: Da intervista di Aldo Cazzullo, «Abbiamo quasi un anno davanti per occuparci dell’Italia Uniti con Giuliano possibile il 40%», Corriere della Sera, 10 giugno 2017, p. 3
Variante: Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. E' capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell' Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest' ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L' utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.