Frasi su scoraggiamento

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema scoraggiamento, fede, anima, dio.

Frasi su scoraggiamento

“Lo scoraggiamento è sempre una prova di eccessiva fiducia in sé e di assai scarsa fiducia in Dio.”

Michel Quoist (1921–1997) presbitero e scrittore francese

Origine: Riuscire, p. 272

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“Il Signore non vuole affatto che l'anima si ritrovi nello scoraggiamento e nel dubbio riguardo la sua salvezza.”

Maurice Zundel (1897–1975) poeta, filosofo, mistico, teologo

Maria. Tenerezza di Dio

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“Lo scoraggiamento è la scusa degli imbecilli.”

Pierre Veber (1869–1942)

da Maximes et Aphorismes d'un directeur de théâtre; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, 1945<sup>2</sup>

“La forza di Dio e l'aiuto dei fratelli sono due mezzi potentissimi contro lo scoraggiamento.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Richiami del deserto

“Lo scoraggiamento è spesso difetto di obiettività insieme a grave carenza di fede.”

Andrea Gasparino (1923–2010) presbitero e scrittore italiano

Richiami del deserto

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“Finché l’uomo vive nel suo ambiente e in condizioni normali, gli elementi del curriculum vitae rappresentano per lui periodi importanti e svolte significative della sua vita. Ma appena il caso o il lavoro o le malattie lo separano dagli altri e lo isolano, questi elementi di colpo cominciano a scolorirsi, si inaridiscono e si decompongono con incredibile rapidità, come una maschera di cartone o di lacca senza vita, usata una volta sola. Sotto questa maschera comincia a intravedersi un’altra vita, conosciuta solo a noi, ossia la “vera” storia del nostro spirito e del nostro corpo, che non è scritta da nessuna parte, di cui nessuno suppone l’esistenza, una storia che ha molto poco a che fare con i nostri successi in società, ma che è, per noi, per la nostra felicità o infelicità, l’unica valida e la sola davvero importante.
Sperduto in quel luogo selvaggio, durante le lunghe notti, quando tutti i rumori erano cessati, Daville pensava alla sua vita passata come a una lunga serie di progetti audaci e di scoraggiamenti noti a lui solo, di lotte, di atti eroici, di fortune, di successi e di crolli, di disgrazie, di contraddizioni, di sacrifici inutili e di vani compromessi. Nelle tenebre e nel silenzio di quella città che ancora non aveva visto ma in cui lo attendevano, senza dubbio, preoccupazioni o difficoltà, sembrava che nulla al mondo si potesse risolvere né conciliare. In certi momenti gli pareva che per vivere fossero necessari sforzi enormi e per ogni sforzo una sproporzionata dose di coraggio. E, visto nel buio di quelle notti, ogni sforzo gli sembrava infinito. Per non fermarsi e rinunciare, l’uomo inganna se stesso, sostituendo gli obiettivi che non è riuscito a raggiungere con altri, che ugualmente non raggiungerà; ma le nuove imprese e i nuovi tentativi lo obbligheranno a cercare dentro di sé altre energie e maggiore coraggio. Così l’uomo si autoinganna e col passare del tempo diviene sempre più e senza speranza debitore verso se stesso e verso tutto quello che lo circonda.”

Ivo Andrič (1892–1975) scrittore e diplomatico jugoslavo

Travnicka Kronika: Hrvatske Knjige