Frasi su stalinismo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema stalinismo, sovietico, politico, comunista.

Frasi su stalinismo

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“Posso dire che era tutto pianificato. Tutto. Il regime dei Khmer Rossi era severo, come lo stalinismo. Sono sicuro che era pianificato fino in fondo dai capi: Pol Pot, Ieng Sary, Ta Mok e gli altri leaders erano responsabili della politica di genocidio.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

I can say that everything was planned. Everything. The Khmer Rouge regime was very strict, like Stalinism. I am sure that it was planned in detail by the leadership--that Pol Pot, Ieng Sary, Ta Mok and the other leaders were responsible for the genocide policy.
Citazioni tratte dalle interviste

“Non si ripeterà mai abbastanza che con la sua impudenza burocratica che offendeva tutti i paesi grandi e piccoli appartenenti all'orbita sovietica, lo stalinismo aveva preparato una terribile esplosione di sentimenti nazionalisti.”

Isaac Deutscher (1907–1967) giornalista, scrittore, storico e attivista politico britannico di origine polacca.

Parte prima, Fallimento del cruscevismo, p. 119
Ironie della storia

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“Chi comanda in Ungheria da più di trent'anni, fino alla vigilia dell'89, è Janos Kadar: il più riuscito esempio di leader restauratore di un comunismo afflitto dall'incapacità di rendersi tollerabile. La sua carriera politica ha seguito un percorso zigzagante, tra stalinismo e riformismo, scandito da scomuniche e promozioni. Il suo è il classico curriculum vitae di un dirigente dell'Est. All'inizio non ha osteggiato l'insurrezione del'56, ma poi è stato uno dei "normalizzatori". Il pragmatico Kadar ha preso le distanze dal tumultuoso disordine, troppo traboccante di sognie di passioni, al tempo stesso rivolto contro il comunismo e in favore di un comunismo migliore. E ha finito col chiedere l'intervento sovietico, che comunque ci sarebbe stato. Con lo stesso realismo, arrivato al vertice del partito, ha adottato la politica dell'indulgenza. Non verso la contestazioneo la critica politica; ma verso i piaceri più individuali. LL'Ungheria è diventata con lui la meta dei privilegiati degli altri paesi comunisti, attirati dalle vetrine in cui erano esposti, non senza gusto e con insolita abbondanza, tanti prodotti introvabili nelle loro città, dai tessuti di qualità ai cosmetici più raffinati. Non mancavano la buona cucina e la vita notturna con la sua dose di erotismo. L'ideologia dei consumi, accompagnata da un certo laissezfaire nell'illusoria satira dei cabaret, funzionava da surrogato delle libertà fondamentali chieste durante l'insurrezione del'56 e respinte con la repressione. Con il suo comunismo "al gulash" Kadar raggiunse un consenso passivo invidiabile nelle altre capitali del socialismo reale, alcune delle quali assai più dotate di risorse dell'Ungheria, paese economicamente gracile con una testa enorme e fantasiosa quale era (ed è) la sua capitale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“Lo stalinismo ha i suoi fascini mortali, fra cui, irresistibile, quello del potere totale.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

cap. 12, p. 240
Palmiro Togliatti