“Il frutto di un dato karma non può certo bruciare tutto il vario karma precedente.”
2013, 12
Tantrāloka, Capitolo XIII
Abhinavagupta è stato un filosofo indiano.
Non solo, Abhinavagupta fu uno dei più grandi filosofi, mistici ed esteti dell'India. Fu inoltre considerato illustre musicista, poeta, drammaturgo, esegeta, teologo, e logico, dotato di una personalità eclettica che esercitò ed esercita tuttora un forte influsso sulla cultura indiana. Fu il più autorevole esponente dello Shivaismo monistico kashmiro.
Nella sua lunga vita completò oltre 35 opere, la più voluminosa e famosa delle quali è il Tantrāloka, un trattato enciclopedico su tutti gli aspetti filosofici e pratici del Trika e del Kaula . Un altro suo contributo molto importante, nell'ambito della filosofia estetica, è il celebre commento del Abhinavabhāratī Nāṭyaśāstra di Bharata Muni e lo Dhvanyāloka di Ānandavardhana.
Wikipedia
“Il frutto di un dato karma non può certo bruciare tutto il vario karma precedente.”
2013, 12
Tantrāloka, Capitolo XIII
2013, 100b-104
Tantrāloka, Capitolo V
2013, 133b-134
Tantrāloka, Capitolo X
2013, 286-287a
Tantrāloka, Capitolo XV
Īśvarapratyabhijñāvirmaśinī
Origine: Citato in Mark Dyczkowski 2013, p. 82.
2013, 21-22
Tantrāloka, Capitolo XXXV
“Negli altri continenti si hanno semplicemente fruizioni sorpassa ogni immaginazione.”
2013, 40
Tantrāloka, Capitolo VIII
2013, 6 e 9
Tantrāloka, Capitolo XXI
2013, 181b-183
Tantrāloka, Capitolo IV
1, 381-382
Mālinīvijayavārttika
Origine: Citato in Mark Dyczkowski 2013, p. 102.
2013, 7
Tantrāloka, Capitolo VIII
2013, 156
Tantrāloka, Capitolo XIII
2013, 115-116
Tantrāloka, Capitolo X
2013, 2b-3b
Tantrāloka, Capitolo XXV
20
Tantrāloka, Capitolo II
Origine: Citato in Mark Dyczkowski 2013, p 311.
2013, 20b-22
Tantrāloka, Capitolo XXVIII
2013, 115b-117a
Tantrāloka, Capitolo XXIX
2013, 19b-21
Tantrāloka, Capitolo XXXVII
2013, 11-13
Tantrāloka, Capitolo XXXVI
2013, 250-251a
Tantrāloka, Capitolo XVI
2013, 18
Tantrāloka, Capitolo XXX
Origine: Cioè namaḥ.
2013, 41-42
Tantrāloka, Capitolo XXVI
2013, 20b-21a
Tantrāloka, Capitolo XXIV
Origine: Lett.: "il corpo ottuplice": è il corpo trasmigrante, costituito, secondo la maggior parte delle scuole dello shivaismo dai tre sensi interni (manas, ahaṃkāra, buddhi) e dai cinque elementi sottili (tanmātra).
171-173
Tantrāloka, Capitolo XXIX
Origine: Citato in Lilian Silburn 1997, p. 276.
2013, 110b-111a
Tantrāloka, Capitolo XIII
2013, 273-275
Tantrāloka, Capitolo XXIX
Origine: La citazione fa riferimento al rito di iniziazione detto "per trafissione", destinato a chi aspira a "fruizioni". Con tale termine si intende la possibilità, per l'adepto, di fruire dei piaceri mondani della vita e di ottenere la liberazione soltanto in punto di morte. Rinunciando invece alle fruizioni si può aspirare alla liberazione in vita.
2013, 25-26
Tantrāloka, Capitolo XXVII
2013, 117b
Tantrāloka, Capitolo XV
2013, 44
Tantrāloka, Capitolo XXXVII
2013, 230b-232a
Tantrāloka, Capitolo XXVIII
2013, 36-37
Tantrāloka, Capitolo XXXV