“Basta guardargli la testa per capire che ha un piccolo cervello.”
citato in Galeazzo Ciano, Diario, 1937-1938, Cappelli, 1948
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce , è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano.
Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945.
Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento , poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale.
Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo . Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito.
Nel 1935, Mussolini decise di occupare l'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali.
Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo , fu arrestato per ordine del Re e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
Wikipedia
“Basta guardargli la testa per capire che ha un piccolo cervello.”
citato in Galeazzo Ciano, Diario, 1937-1938, Cappelli, 1948
Milano, 6 ottobre 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi
Reggio Emilia, 30 ottobre 1926; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 454
Citazioni tratte dai discorsi
dal rapporto tenuto alle gerarchie del Regime, 17 ottobre 1932
Citazioni tratte dai discorsi
Dalla lettera all'amico Spampanato nel dicembre del 1942.
Citazioni tratte dalle lettere
Mio fratello Benito, Edvige Mussolini, pubblicato da La Fenice di Firenze, nel 1957
Citazioni tratte dalle lettere
1924, da Scritti e discorsi, vol. IV, p. 297-298
“Il pittoresco ci ha fregati per tre secoli.”
dal discorso al consiglio nazionale del PNF, 25 ottobre 1938; da Opera omnia, vol. 29
Citazioni tratte dai discorsi
da Vita di Arnaldo, a cura di Gian Guglielmo Rebora, Edizioni FPE, Milano, 1966
“La lotta è l'origine di tutte le cose perché la vita è tutta piena di contrasti.”
Teatro Rossetti, Trieste, 20 settembre 1920; da Scritti e discorsi, vol. II, 99
Citazioni tratte dai discorsi
citato in Paolo Pavolini, 1943, la caduta del fascismo
da La mia vita, 1983, p. 101
Palazzo Chigi, 10 ottobre 1928; da Scritti e discorsi, vol. VI, 250-251
Citazioni tratte dai discorsi
dal discorso alla Camera, 3 gennaio 1925
Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Citato in Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, Il mondo contemporaneo. [Dal 1848 a oggi], Laterza, Roma, 2008, p. 332. ISBN 978-88-420-8741-0
dal discorso tenuto in occasione dell'adunata generale delle forze del Regime il 2 ottobre 1935
Citazioni tratte dai discorsi
18 aprile 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi
“La disciplina deve cominciare dall'alto, se si vuole che sia rispettata in basso.”
da Scritti e discorsi, vol. I, p. 35
da Scritti e discorsi, vol. V, p. 350
Teatro Augusteo, Roma, 7 novembre 1921; da Scritti e discorsi, vol. II, p. 206
Citazioni tratte dai discorsi
dal discorso tenuto il 5 maggio 1936
Citazioni tratte dai discorsi
Palazzo Venezia, Roma, 8 settembre 1935; da Scritti e discorsi, vol. IX, 215
Citazioni tratte dai discorsi
dalla voce "Fascismo" redatta per l'Enciclopedia Treccani, 1932; da Scritti e discorsi, vol. VIII, p. 71
Origine: Tale voce fu presumibilmente scritta con la collaborazione di Giovanni Gentile
“Libro e moschetto, fascista perfetto!”
Origine: Motto ideato nel 1927 in occasione dell'inaugurazione della Libreria del Littorio a Roma (Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto? Hoepli); attribuita anche a Leo Longanesi.
da Storia – idee, fatti, protagonisti, Vol. 3a, SEI
Citazioni tratte dai discorsi
Preludio al Machiavelli
dal discorso di proclamazione dell'impero, 9 maggio 1936
Citazioni tratte dai discorsi
dall'annuncio della dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940
Citazioni tratte dai discorsi
da Scritti e discorsi, vol. I, p. 257
da Dopo due anni, Il Popolo d'Italia, 23 marzo 1921
dal discorso di proclamazione dell'impero, 9 maggio 1936
Citazioni tratte dai discorsi
“L'Italia fascista può, se sarà necessario, portare oltre il suo tricolore. Abbassarlo mai!”
Parlamento, 5 febbraio 1926; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 269
Citazioni tratte dai discorsi
Teatro del popolo, Milano, 24 novembre 1914; da II Popolo d'Italia, n. 11, 25 novembre 1914 – anche in Scritti e discorsi
Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Pronunciato al teatro del popolo di Milano, la sera del 24 novembre 1914, durante l'assemblea della sezione socialista milanese che decreta l'espulsione di Benito Mussolini dal partito socialista ufficiale.
Milano, 1° novembre 1936; da Scritti e discorsi, vol. X
Citazioni tratte dai discorsi