“La foto di quel giovane uomo del Vietnam con la faccia tesa, con il torso largo e nudo e le mani legate dietro la schiena e il cartellino come i pacchi postali, condotto con una corda alla fucilazione e accompagnato dal figlio bambino che piange a bocca aperta, la mano nella mano del padre, quella foto l'ho attaccata davanti al tavolo, casomai me ne dimenticassi e non me ne dimentico. Mi sento vecchio e molto stanco, un po' mi vergogno, un po' vorrei andarmene in un posto da solo a respirare, dove la gente sia meno sicura di sé, dove non faccia rumore camminare(per questo Ginsberg si mette le scarpe da tennis?), un po' mi piacerebbe spogliarmi nudo, sdraiarmi per terra, coprirmi di un lenzuolo e dire adesso basta, adesso andate tutti a quel paese. Questo avrei voglia di fare e non parlare della bellezza. … fin tanto che, a forza di silenzio e a forza di non crederci, sarà evidente che bisogna prenderla da un'altra parte. …
Che cosa ne facciamo della casa se abbiamo la fotografia della morte davanti al tavolo?”
Scritti 1946-2001
Argomenti
morte , arte , piacere , bellezza , bisogno , bocca , cartellino , condotta , corda , cosa , figlio , forza , foto , fotografia , fotografo , fucilazione , gente , giovane , largo , lenzuolo , mano , meno , nudo , padre , paese , parte , posto , rumor , rumore , scarpa , schiena , silenzio , tavolo , tennis , terra , torso , uomo , vecchio , vergogna , voglia , terra-terra , giovani , bambini , casa , andata , legato , dire , tanto , aperto , po' , fareEttore Sottsass 98
architetto e designer italiano 1917–2007Citazioni simili
“Vorrei che tu e io fossimo solo una fantastica foto.”
Luminal

Rispondendo al suo direttore sportivo Marino Vigna in merito ai cinque anni di vita persi dopo una fuga
citato in Adriano De Zan, Gentili signore e signori buongiorno

29 maggio 1894; Vergani, p. 76
Diario 1887-1910

“Ravier: Poso la mia mano sulla vostra anca e vi sento respirare come respirare sentissi il creato.”
Origine: Da Quelle che prendiamo tra le braccia, traduzione di Camillo Sbarbaro, Sipario, n. 63, luglio 1951, p. 47.

Dopo la vittoria alla Milano-Sanremo 2002, ricorda l'amico Adriano De Zan scomparso l'anno prima